Nel 2023, il settore dell’intelligenza artificiale ha assistito a una competizione agguerrita tra le aziende, con giganti come Google e Microsoft in prima linea. Queste aziende, nonostante i loro ingenti investimenti, hanno ridotto i team dedicati all’intelligenza artificiale etica, indicando una potenziale negligenza delle questioni etiche in favore del profitto.
Sasha Luccioni, esperta di intelligenza artificiale e responsabile del clima presso Hugging Face, critica la separazione tra “intelligenza artificiale responsabile” e l’intelligenza artificiale convenzionale. Luccioni sospetta che i recenti licenziamenti in questo settore siano dovuti a tagli di budget e tensioni interne. Ricorda il caso di Timnit Gebru in Google, sottolineando come i ricercatori in intelligenza artificiale responsabile siano spesso in conflitto con gli obiettivi di profitto delle aziende.
Per Luccioni, l’approccio di Meta, che ha sciolto il suo team di intelligenza artificiale responsabile integrandolo in altri team di IA, sembra una mossa logica. In Hugging Face, l’integrazione dell’etica nell’IA è una pratica standard.
Luccioni esprime preoccupazione per l’enfasi eccessiva sul marketing nell’ambito dell’IA, citando l’esempio del lancio controverso di Gemini di Google. Per Luccioni, la tecnologia innovativa non si traduce necessariamente in benefici commerciali tangibili.
Preferendo un approccio più tradizionale all’IA, Luccioni, che ha lavorato anche con le Nazioni Unite, osserva che i grandi modelli di IA spesso non trovano applicazioni pratiche nel mondo reale. Nonostante sia un membro fondatore di Climate Change AI, rimane scettica sull’efficacia dell’IA nelle applicazioni legate al cambiamento climatico, ritenendo che la semplice raccolta di informazioni possa essere altrettanto efficace.
Luccioni sottolinea la necessità di un approccio più olistico all’IA, dove la tecnologia sostiene la ricerca esistente piuttosto che partire da zero. Riflette sulla sua carriera, passando dall’intelligenza artificiale applicata in finanza alla sua vera passione per il clima e la natura, e sulla sua scelta di lavorare con Hugging Face per la sua missione di rendere l’IA più accessibile.
In conclusione, Luccioni sottolinea che l’IA non è intrinsecamente buona o cattiva per il pianeta; la chiave sta nel comprendere il suo impatto e trovare modi in cui possa essere realmente utile.