Meta ha lanciato il suo nuovo modello di intelligenza artificiale generativa chiamato Llama 2. Questo nuovo modello rappresenta una sfida diretta a OpenAI e Google, anche se non viene ufficialmente dichiarata come tale. Meta sta distribuendo una versione gratuita di Llama 2 alle aziende, mentre Microsoft è il suo “partner preferito” per la distribuzione. Inoltre, il modello di linguaggio open source di Llama 2 è accessibile anche tramite AWS, Hugging Face e altre fonti.
Llama 2 è un aggiornamento significativo rispetto alla sua versione precedente, rilasciata a febbraio. Mentre il primo modello Llama aveva 65 miliardi di parametri, Llama 2 è disponibile in diverse opzioni di parametri: sette, 13 e 70 miliardi. Inoltre, è stato addestrato su un database che, secondo Meta, è più grande del 40% rispetto al precedente. La finestra di contesto, ovvero la quantità di informazioni che l’intelligenza artificiale ricorda all’interno di una singola conversazione, è stata raddoppiata a due trilioni di token. Meta si vanta del fatto che Llama 2 supera notevolmente Llama 1 e molti altri modelli di intelligenza artificiale generativa open source (LLM).
Inizialmente, il modello Llama originale era destinato solo alla ricerca e ai progetti accademici, ma è trapelato in breve tempo, causando alcuni problemi tecnici e normativi a Meta. Llama 2 evita questi problemi grazie all’approccio open source. L’accordo con Microsoft permetterà di integrare Llama 2 nella libreria di modelli di Azure, consentendo agli sviluppatori di creare applicazioni senza dover pagare una licenza, anche se saranno comunque soggetti ai termini e alle condizioni di Meta. Questa scelta di rendere il modello open source è parte della filosofia più ampia di Meta e riflette la strategia aziendale per quanto riguarda i modelli di intelligenza artificiale generativa. Al contrario, altre società come OpenAI, Google e la maggior parte degli sviluppatori di LLM addebitano alle aziende che desiderano creare servizi personalizzati basati sui loro modelli.
Il CEO di Meta, Mark Zuckerberg, ha dichiarato: “Stiamo collaborando con Microsoft per introdurre Llama 2, la prossima generazione del nostro modello di linguaggio open source. Llama 2 sarà disponibile gratuitamente per la ricerca e per uso commerciale. L’open source promuove l’innovazione perché consente a un numero maggiore di sviluppatori di utilizzare la nuova tecnologia. Inoltre, migliora la sicurezza e la protezione perché quando il software è aperto, più persone possono esaminarlo per individuare e risolvere eventuali problemi. Credo che ciò consentirebbe ulteriori progressi se l’ecosistema fosse più aperto, motivo per cui stiamo effettuando l’open sourcing di Llama 2”.
Meta è consapevole delle preoccupazioni che potrebbero sorgere riguardo all’utilizzo di Llama 2 da parte delle persone e ha posto grande enfasi sulle politiche di sicurezza e privacy su cui si basa lo sviluppo del modello. Ad esempio, Llama 2 viene pre-addestrato esclusivamente utilizzando dati pubblici, seguito da diverse fasi di messa a punto e cicli di feedback umano. Inoltre, l’azienda ha rilasciato una guida sull’uso responsabile di Llama 2 per delineare le migliori pratiche e una politica di utilizzo accettabile, al fine di avvertire gli utenti dei limiti che non dovrebbero essere superati con questa tecnologia.
Meta ha scritto: “Il nostro approccio open source promuove la trasparenza e l’accesso. Sappiamo che, nonostante i grandi progressi che l’intelligenza artificiale ha portato alla società, comporta anche dei rischi. Ci impegniamo a costruire in modo responsabile e forniamo una serie di risorse per aiutare coloro che utilizzano Llama 2 a farlo nel modo più sicuro e appropriato possibile”.