Nick Cave, noto per la sua critica all’uso dell’intelligenza artificiale (IA) nella musica, ha recentemente rivisitato la sua posizione grazie a un’esperienza artistica che lo ha profondamente colpito. In occasione del 40° anniversario della canzone “Tupelo” dei Nick Cave & The Bad Seeds, il regista Andrew Dominik ha creato un video che utilizza l’IA per animare immagini di Elvis Presley. Questa rappresentazione di Presley, che sembra prendere vita attraverso la tecnologia, ha avuto un impatto emotivo su Cave, spingendolo a riconsiderare l’IA come strumento creativo.
Cave ha descritto il video come “un tributo toccante e originale”, lodando l’uso dell’IA per evocare l’immagine di Presley in modo “soulful” e “profondamente commovente”. Questa esperienza ha portato Cave a riflettere sulla flessibilità mentale e sull’importanza di adattarsi alle nuove evidenze, citando l’economista John Maynard Keynes: “Quando i fatti cambiano, cambio idea. E tu cosa fai?”.
Parallelamente, Thom Yorke dei Radiohead ha collaborato con Mark Pritchard e Jonathan Zawada nel progetto “Tall Tales”, un’opera che esplora l’uso dell’IA nella musica e nell’arte visiva. Questo progetto, che fonde elementi di musica elettronica e arte digitale, riflette l’interesse di Yorke per le potenzialità espressive della tecnologia. “Tall Tales” rappresenta un esempio di come l’IA possa essere utilizzata per creare esperienze artistiche innovative e provocatorie.
Entrambi gli artisti, pur provenendo da background musicali diversi, condividono un interesse nell’esplorare le possibilità offerte dall’IA nell’arte. Le loro opere dimostrano che, se utilizzata con consapevolezza e creatività, l’IA può diventare una musa inquietante che arricchisce l’esperienza artistica, piuttosto che una minaccia alla creatività umana.