OpenAI, l’azienda dietro ChatGPT, sta avviando un rebranding con un nuovo logo che ha suscitato opinioni contrastanti tra i dipendenti. Durante una recente riunione, è stato presentato un logo proposto: una semplice “O” nera, che alcuni hanno confuso con un anello o uno zero. Questa scelta ha sollevato interrogativi sul suo valore estetico e sulla sua aderenza alla visione di OpenAI.
Il design rappresenta un notevole cambiamento rispetto all’attuale logo, un complesso marchio floreale esagonale creato da Ben Barry. Molti dipendenti si sono dichiarati insoddisfatti della nuova proposta, descrivendola come poco originale e priva di innovazione. Al contrario, l’attuale logo, con il suo design geometrico, è visto come un simbolo dell’impegno di OpenAI a sviluppare tecnologia per il bene dell’umanità.
Il cambiamento del logo è guidato da un team creativo interno, ampliato l’anno scorso con nuovi membri provenienti da vari ambiti creativi. La motivazione dietro questo rebranding include anche il fatto che OpenAI utilizza caratteri tipografici concessi in licenza, dei quali non è proprietaria. Se il nuovo logo sarà approvato, potrebbe essere rilasciato nel 2025, insieme a ulteriori modifiche mentre OpenAI si prepara a concentrarsi sulla generazione di reddito e sul coinvolgimento degli investitori.
Questo rinnovamento fa parte di una trasformazione più ampia in OpenAI, che prevede di rivedere la propria struttura organizzativa nel prossimo anno, seguendo l’esempio di altri giganti della tecnologia come Google e Facebook, che hanno cambiato nome rispettivamente in Alphabet e Meta.