Al Computex di Taipei, il CEO di NVIDIA, Jensen Huang, ha svelato un futuro entusiasmante per l’informatica basata sull’intelligenza artificiale. La nuova piattaforma di chip Rubin, prevista per il 2026, e il chip Blackwell Ultra, atteso per il 2025, promettono di rivoluzionare il settore.
Con Rubin, NVIDIA risponde alla crescente “inflazione computazionale” offrendo un risparmio sui costi del 98% e una riduzione del consumo energetico del 97%. La piattaforma integrerà nuove GPU, un processore centrale chiamato Vera e la memoria HBM4 di prossima generazione. Tuttavia, l’elevata domanda di HBM4 e i vincoli di fornitura potrebbero rappresentare una sfida.
L’annuncio di NVIDIA riflette l’intensificarsi della concorrenza nel mercato dei chip AI. AMD, ad esempio, ha presentato la sua roadmap per acceleratori AI e processori, con l’obiettivo di offrire prestazioni e capacità di memoria leader del settore.
L’introduzione di Rubin e l’impegno di NVIDIA per aggiornamenti annuali avranno un impatto significativo sull’intero settore dell’IA. Questo ritmo accelerato di innovazione porterà a soluzioni più efficienti ed economicamente vantaggiose, aprendo nuove possibilità in diversi campi.
Tuttavia, NVIDIA dovrà affrontare sfide come la gestione della domanda di HBM4 e la garanzia di accessibilità e compatibilità della piattaforma Rubin. Nonostante ciò, Rubin rappresenta un passo avanti fondamentale verso un futuro in cui l’intelligenza artificiale sarà più potente, efficiente e accessibile.