OpenAI, l’azienda leader nel campo dell’intelligenza artificiale, si trova al centro di una controversia riguardante il suo modello di generazione video, ‘Sora’. Un gruppo di artisti, selezionati per testare in anteprima ‘Sora’, ha reso pubblico l’accesso all’API del modello, sollevando preoccupazioni sulla gestione dei diritti e delle ricompense per i tester.

Secondo un articolo pubblicato dall’AI Times, il gruppo, autodefinitosi ‘Sora PR Puppets’, ha caricato un progetto su Hugging Face, una piattaforma dedicata all’IA, che includeva un token di autenticazione. Questo ha permesso a chiunque di utilizzare ‘Sora’ per generare video in alta definizione della durata massima di 10 secondi.

I video prodotti presentavano un watermark distintivo di OpenAI. L’accesso al progetto è stato successivamente bloccato, ma non prima che un numero significativo di utenti avesse sperimentato il modello, causando rallentamenti dovuti all’elevato traffico.

Il gruppo di artisti ha accusato OpenAI di costringere i tester a fornire recensioni positive senza offrire una compensazione equa per il loro contributo. In risposta, OpenAI ha dichiarato che ai tester non sono state imposte obbligazioni oltre alla riservatezza e che ‘Sora’ è ancora in una fase di anteprima di ricerca, con l’obiettivo di bilanciare creatività e sicurezza.

Alcuni esperti suggeriscono che questa situazione potrebbe essere legata a ritardi nello sviluppo di ‘Sora’. La recente partenza di Tim Brooks, co-leader del progetto, passato a Google, e le sfide tecniche nel mantenere la coerenza dei personaggi nei video generati, potrebbero aver contribuito alle difficoltà attuali. Inoltre, la concorrenza di altre aziende che stanno entrando nel settore cinematografico con tecnologie simili potrebbe aver aumentato la pressione su OpenAI.

Di Fantasy