OpenAI ha recentemente lanciato il GPT Store, ma i creatori di versioni personalizzate di GPT devono aspettare ancora un po’ per guadagnare dalla condivisione delle entrate. Questa funzione non sarà attiva fino a dopo il primo trimestre di quest’anno.
Il GPT Store, presentato a novembre 2023 durante il DevDay di OpenAI a San Francisco, ha generato grande attesa. Si paragona al lancio dell’Apple App Store del 2008, ma al momento il suo modello di guadagno rimane poco chiaro.
Il GPT Builder, una funzione di ChatGPT Plus e Enterprise, permette agli utenti di creare versioni personalizzate di ChatGPT per compiti specifici, come generare GIF o analizzare post sui social network. Fino ad ora, gli utenti potevano solo utilizzare GPT personalizzati condivisi direttamente dal creatore.
Il GPT Store consente agli utenti di GPT Builder di elencare i loro GPT personalizzati, promettendo futuri guadagni simili all’Apple App Store e al Google Play Store. Tuttavia, il meccanismo di condivisione delle entrate non è ancora operativo e i dettagli su come verranno calcolati i pagamenti rimangono incerti.
Attualmente, il GPT Store offre una “classifica della comunità” di GPT popolari e in tendenza, organizzati per categorie come DALL-E, scrittura, ricerca, programmazione, istruzione e stile di vita. OpenAI ha inoltre in evidenza alcuni “GPT utili e di grande impatto” realizzati da aziende e organizzazioni.
Nonostante l’assenza di un sistema di pagamento, il GPT Store offre una piattaforma importante per le aziende che vogliono sfruttare l’intelligenza artificiale generativa, anche se attualmente non rappresenta una fonte di entrate diretta.