La startup OpenAI, nota per il suo chatbot GPT-3, ha investito recentemente in una startup di robotica norvegese chiamata 1x, precedentemente nota come Halodi Robotics. 1x produce robot umanoidi capaci di movimenti e comportamenti simili a quelli umani, e utilizzerà i fondi per sviluppare NEO, la sua più recente iterazione Android.
Mentre OpenAI si concentra sull’intelligenza generale artificiale (AGI), 1x è interessata a esplorare il potenziale dell’IA incarnata in una forma simile a quella umana. Ci sono anche discussioni in corso nella comunità di ricerca sulla questione se l’incarnazione umana sia necessaria per raggiungere l’AGI.
OpenAI aveva precedentemente una divisione robotica interna, ma l’ha demolita nel 2021 a causa della mancanza di dati. Tuttavia, con l’investimento in 1x e la partnership con Microsoft, OpenAI potrebbe avere accesso a risorse di calcolo elevate per la costruzione di robot umanoidi.
Non è solo 1x a produrre robot umanoidi, anche Tesla ha presentato un umanoide robotico chiamato Optimus l’anno scorso. Elon Musk, fondatore di Tesla, era uno dei primi investitori di OpenAI, ma la loro relazione si è inasprita nel tempo.
In generale, l’interesse di OpenAI per i robot umanoidi potrebbe essere correlato alla sua ricerca sull’AGI e alla questione se l’incarnazione umana sia un prerequisito per raggiungerla.
È interessante notare che Microsoft, che ha investito 1 miliardo di dollari in OpenAI, ha recentemente scoperto che il chatbot LLM di OpenAI può essere utilizzato per controllare droni e robot. I ricercatori di Microsoft hanno utilizzato le funzionalità di elaborazione del linguaggio naturale di ChatGPT per impartire comandi ai robot in un inglese semplice.
In un documento di ricerca intitolato “ChatGPT for Robotics”, i ricercatori hanno dimostrato come ChatGPT possa essere utilizzato nelle attività di robotica attraverso una pipeline di tecniche di prompt come il dialogo in linguaggio naturale, il prompt del codice e il ragionamento a ciclo chiuso.
Sebbene OpenAI stia investendo nella ricerca sull’AGI, l’investimento in 1x potrebbe indicare un interesse nella capacità di creare robot umanoidi in grado di interagire con l’ambiente fisico e percepire le informazioni sensoriali. Tuttavia, come evidenziato dalla demolizione della divisione robotica interna di OpenAI, la costruzione di robot richiede elevate capacità di calcolo e una grande quantità di dati.
Nonostante ciò, con l’investimento in 1x e la partnership con Microsoft, OpenAI potrebbe avere l’opportunità di accedere a risorse di calcolo elevate e costruire robot umanoidi. Tuttavia, se l’incarnazione umana è necessaria per raggiungere l’AGI rimane ancora un dibattito aperto nella comunità di ricerca.
Molti ricercatori sono divisi sull’idea se l’incarnazione umana sia un prerequisito per l’AGI. Alcuni credono che l’intelligenza incarnata, ovvero la capacità di interagire con l’ambiente fisico e percepire le informazioni sensoriali, sia essenziale per lo sviluppo dell’AGI, mentre altri sostengono che sia possibile raggiungere l’AGI senza un corpo fisico.
Il chatbot LLM di OpenAI potrebbe essere una soluzione per questa sfida, consentendo ai robot di interagire con il mondo fisico e di comprendere i comandi impartiti in un linguaggio naturale semplice. Ciò potrebbe aprire la strada a una nuova era di robotica, in cui i robot potrebbero interagire in modo più naturale con gli esseri umani.
Tuttavia, rimangono ancora molte sfide da affrontare nella costruzione di robot umanoidi e nella ricerca sull’AGI. Ad esempio, la questione dell’etica nella robotica continua a suscitare preoccupazioni, specialmente riguardo l’uso dei robot per sostituire il lavoro umano.
In ogni caso, l’investimento di OpenAI in 1x suggerisce un interesse continuo nella ricerca sulla robotica e sull’IA incarnata. L’approccio multimodale di GPT-4 potrebbe essere una svolta significativa nella creazione di robot umanoidi che possono interagire in modo più naturale con il mondo fisico. Sarà interessante vedere come si evolverà questa ricerca e come i robot umanoidi potrebbero essere utilizzati in futuro per migliorare la vita umana.