Il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha recentemente annunciato una sospensione temporanea dei nuovi abbonamenti a causa dell’enorme aumento delle richieste per il servizio a pagamento di ChatGPT.

Il CEO Altman ha spiegato: “Dopo l’evento Dev Day, abbiamo registrato un aumento significativo nell’utilizzo, che ha superato la nostra capacità attuale. La nostra priorità è garantire a tutti un’esperienza di alta qualità”.

Il 7 novembre, durante l’evento Dev Day, OpenAI ha rivelato alcune importanti novità, tra cui la possibilità di creare una versione personalizzata di GPT, l’introduzione del “GPT Store” e il lancio di “GPT-4 Turbo”. Tuttavia, solo due giorni dopo, il server di GPT è rimasto offline per circa 90 minuti a causa di un attacco DDoS, con un’enorme affluenza di utenti. Anche se il servizio è stato ripristinato con misure di sicurezza aggiuntive, la stabilità dei server è rimasta problematica, portando alla decisione di sospendere i nuovi abbonamenti.

Nel frattempo, lo stesso giorno, il Washington Post ha sollevato critiche nei confronti di OpenAI, sottolineando il rischio di un monopolio simile a quello delle grandi aziende tecnologiche che si sta creando con l’ascesa di ChatGPT. Hanno persino coniato l’ironico termine “Startup Doomsday” per descrivere l’evento Dev Day e diffuso il meme “OpenAI ha rovinato le startup”.

Un ex dirigente di Facebook, che ha preferito rimanere anonimo, ha commentato: “Sembra che OpenAI stia saltando la fase di crescita tipica delle startup e stia avanzando rapidamente verso la posizione di grande azienda tecnologica tramite una piattaforma chiusa.” Ha poi aggiunto: “Stiamo iniziando a discutere seriamente di questa situazione”.

Inoltre, Rob Ridden, CEO di Trust2AI, ha evidenziato che l’intelligenza artificiale aperta sta causando confusione nel settore, mescolando tecnologie diverse e sconosciute con i paradigmi esistenti, come l’app store.

Di Fantasy