OpenAI ha annunciato una grande mossa nel mercato asiatico aprendo il suo primo ufficio a Tokyo, Giappone. La novità più intrigante? Stanno introducendo una versione personalizzata del famoso modello GPT-4, adattata specificamente alla lingua giapponese. Questo significa che il sistema sarà in grado di comprendere e generare testo in giapponese in modo più fluido e preciso. E non è tutto: presto renderanno questo modello disponibile più ampiamente attraverso la loro interfaccia API.
Sam Altman, CEO di OpenAI, ha condiviso la sua eccitazione riguardo a questa espansione, sottolineando l’incredibile potenziale che l’intelligenza artificiale ha nel migliorare l’efficienza e la creatività del lavoro umano. Altman prevede che ciò porterà valore non solo agli attuali settori, ma anche a quelli ancora inesplorati.
Per guidare queste iniziative in Giappone, OpenAI ha scelto Tadao Nagasaki come presidente di OpenAI Japan. Il signor Nagasaki sarà responsabile di tutte le operazioni commerciali nel mercato giapponese, con un focus su strategie di accesso al mercato, comunicazioni e altro ancora.
Ma non è tutto: OpenAI offre anche accesso anticipato a una versione personalizzata del modello GPT-4 ottimizzato per il giapponese. Questa versione promette prestazioni superiori nella traduzione e sintesi del testo giapponese, oltre a una maggiore velocità rispetto al suo predecessore.
L’interesse di OpenAI per il Giappone non è solo commerciale: stanno collaborando con aziende leader come Daikin, Rakuten e TOYOTA Connected, che utilizzano già i servizi di ChatGPT Enterprise per una serie di applicazioni, dall’automazione dei processi alla gestione dei dati.
Inoltre, la partnership di OpenAI con enti governativi locali come la città di Yokosuka dimostra come l’intelligenza artificiale possa migliorare i servizi pubblici e aumentare l’efficienza. La città ha già sperimentato un aumento significativo della produttività tra i suoi dipendenti grazie all’integrazione di ChatGPT nelle sue operazioni quotidiane.