In un annuncio storico, l’Associated Press (AP), uno dei più antichi e diffusi servizi di newswire al mondo fondato nel 1846, ha annunciato una collaborazione con OpenAI, pioniere dell’IA generativa. Questa partnership rappresenta la prima del suo genere tra un importante fornitore di intelligenza artificiale e un media, e unisce due giganti dei rispettivi settori.
L’accordo prevede che OpenAI utilizzi il contenuto di testo con licenza proveniente dagli archivi dell’AP per addestrare i suoi modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM). D’altro canto, l’AP beneficerà dell’esperienza e della tecnologia di OpenAI. È importante sottolineare che l’AP ha chiarito in un comunicato che non utilizzerà l’IA generativa per scrivere notizie reali.
Questa partnership rappresenta un importante ponte per entrambe le aziende. Da un lato, porterà l’AP nell’era dell’IA generativa, consentendole di sfruttare l’intelligenza artificiale per migliorare i propri servizi. Dall’altro lato, OpenAI avrà accesso alla profondità di conoscenza e competenza giornalistica dell’AP per addestrare i suoi modelli linguistici di intelligenza artificiale. L’accordo assume un’importanza ancora maggiore considerando le sfide che l’industria delle notizie deve affrontare a causa dell’avanzamento tecnologico.
Mentre OpenAI ha raggiunto quasi 200 milioni di utenti mensili con il suo ChatGPT LLM negli ultimi mesi, l’AP conta su un pubblico di quattro miliardi di persone al giorno attraverso accordi di distribuzione con migliaia di testate giornalistiche locali e nazionali negli Stati Uniti.
Nonostante le grandi opportunità offerte da questa partnership, i dettagli finanziari dell’accordo non sono stati resi pubblici. Tuttavia, è importante notare che la partnership è un passo significativo per garantire la protezione del copyright e valorizzare l’industria delle notizie. Kristin Heitmann, vicepresidente senior e chief revenue officer dell’AP, ha sottolineato l’importanza di proteggere la proprietà intellettuale e garantire una giusta ricompensa per i creatori di contenuti.
OpenAI sta dimostrando il suo impegno a sostenere il giornalismo, sottolineando che questa partnership rappresenta il suo sostegno ai giornalisti. Brad Lightcap, chief operating officer di OpenAI, ha affermato che l’azienda è entusiasta di apprendere dall’AP per capire come i loro modelli di intelligenza artificiale possono avere un impatto positivo sull’industria delle notizie.
È interessante notare che l’AP ha già sfruttato l’intelligenza artificiale in diverse capacità negli ultimi dieci anni. Ha utilizzato l’IA per automatizzare compiti noiosi, migliorando la produttività dei suoi giornalisti. Ad esempio, dal 2014 l’AP utilizza forme non generative di intelligenza artificiale per automatizzare la composizione dei report sugli utili aziendali. L’AP ha anche utilizzato l’IA per la trascrizione di voce e video. Di recente, hanno lanciato una funzione di ricerca basata sull’IA per facilitare la ricerca di immagini e video.
Non è stato specificato se questa nuova partnership interagirà o sarà indipendente da questi altri sforzi dell’AP nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Tuttavia, è evidente che l’AP riconosce il valore dell’IA e che OpenAI è disposta a collaborare e sostenere l’industria delle notizie nonostante le critiche ricevute in passato per l’utilizzo dei dati senza consenso informato.