Runway, una startup specializzata in video basati sull’intelligenza artificiale (AI), ha stretto una collaborazione con Lionsgate, il celebre studio cinematografico produttore di franchise come Hunger Games, John Wick e Twilight. L’accordo mira a portare l’AI nel mondo del cinema, utilizzando strumenti all’avanguardia per creare contenuti innovativi, segnando un passo significativo verso l’integrazione della tecnologia AI nella produzione cinematografica.
L’obiettivo di Runway è supportare la comunità artistica con strumenti avanzati che possano dare vita a storie in modo più efficiente e creativo, con la possibilità di estendere queste tecniche anche al grande schermo. Ad esempio, il film vincitore dell’Oscar Everything Everywhere All at Once ha utilizzato gli strumenti di Runway per creare effetti speciali nella famosa scena della roccia, risparmiando tempo e costi significativi rispetto ai metodi tradizionali.
Fondata nel 2018 da Cristóbal Valenzuela, Anastasis Germanidis e Alejandro Matamala, Runway ha rapidamente guadagnato notorietà, con una valutazione stimata a ben 4 miliardi di dollari. L’azienda ha recentemente lanciato Gen-3 Alpha, un modello avanzato di AI addestrato sia su video che su immagini, che abilita funzionalità di generazione video e immagine basate su testo. Questo modello è pubblicamente disponibile e rappresenta un’opportunità per artisti e registi di esplorare nuove forme di espressione creativa.
La partnership con Lionsgate permette allo studio cinematografico di utilizzare in esclusiva gli strumenti di intelligenza artificiale di Runway, unendosi così a un movimento più ampio che mira a ridurre le barriere d’ingresso per i nuovi creatori e a democratizzare l’accesso agli strumenti cinematografici avanzati. L’AI Film Festival di Runway, simile al Festival di Cannes, celebra già gli artisti che utilizzano tecniche di intelligenza artificiale emergenti nei loro cortometraggi, promuovendo il dialogo sul ruolo crescente dell’AI nella comunità cinematografica.
Jane Rosenthal, produttrice cinematografica americana e membro del consiglio della NYU Tisch School of the Arts, ha commentato come l’uso dell’AI potrebbe aver cambiato il corso della produzione di film come The Irishman, diretto da Martin Scorsese. Secondo Rosenthal, l’adozione responsabile dell’AI può migliorare notevolmente l’efficienza dei processi cinematografici, riducendo il tempo necessario per la produzione e i costi associati.
L’intelligenza artificiale è destinata a giocare un ruolo cruciale nelle fasi di pre-produzione e post-produzione dei film. L’uso di strumenti AI può facilitare la generazione di personaggi, la modifica di scene e persino la correzione di problemi imprevisti sul set. Questo abbassa la soglia di accesso al mondo del cinema, permettendo a film a basso budget di competere con quelli ad alto budget senza compromettere la qualità.
Tuttavia, nonostante i vantaggi evidenti, non mancano le controversie. L’anno scorso, la Screen Actors Guild e la Writers Guild of America hanno protestato contro l’uso crescente dell’AI nel settore creativo, temendo la perdita di posti di lavoro e di libertà artistica. La necessità di trovare un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e la tutela dei professionisti del settore è diventata una questione centrale.
La collaborazione tra Runway e Lionsgate è un esempio di come le startup AI e i grandi studi cinematografici possano lavorare insieme per esplorare nuove frontiere del cinema. Man mano che emergono nuovi modelli e la corsa verso l’Intelligenza Artificiale Generale (AGI) accelera, è probabile che l’integrazione tra AI e cinema diventi sempre più stretta.
L’adozione dell’intelligenza artificiale nel cinema non è solo una questione tecnologica, ma rappresenta anche una trasformazione culturale e artistica. Con l’evoluzione delle tecnologie e il supporto di grandi case di produzione come Lionsgate, il futuro del cinema sembra destinato a essere arricchito da strumenti che renderanno possibile la realizzazione di opere finora inimmaginabili.