Perplexity, una startup specializzata nella ricerca basata sull’intelligenza artificiale, ha recentemente dichiarato l’intenzione di sviluppare un dispositivo hardware innovativo in grado di rispondere alle domande degli utenti tramite comandi vocali.
Aravind Srinivas, CEO di Perplexity, ha comunicato questa iniziativa attraverso un post su X (precedentemente noto come Twitter) il 26 novembre 2024. Nel suo messaggio, Srinivas ha espresso l’interesse dell’azienda nel creare un dispositivo hardware semplice, dal costo inferiore ai 50 dollari, capace di fornire risposte vocali alle domande degli utenti. Ha inoltre aggiunto che, se il suo post avesse ricevuto oltre 5.000 “mi piace”, l’azienda avrebbe proceduto con lo sviluppo del prodotto. Attualmente, il post ha superato i 7.700 “mi piace”, e Srinivas ha confermato l’inizio del progetto con un entusiastico “Alright, LFG” (Va bene, andiamo!).
Gli esperti del settore ipotizzano che il dispositivo in fase di sviluppo da Perplexity possa essere uno speaker AI dotato di microfono o un dispositivo indossabile. Questo strumento permetterebbe agli utenti di porre domande vocali, ricevendo risposte elaborate attraverso il motore di ricerca AI di Perplexity. L’obiettivo è offrire un’esperienza utente più naturale e immediata, integrando le potenzialità dell’intelligenza artificiale nella vita quotidiana.
La tendenza a combinare servizi AI con dispositivi hardware sta guadagnando terreno nel settore tecnologico. Questa strategia consente alle aziende di offrire esperienze utente uniche e di ampliare la diffusione dei loro servizi. Ad esempio, Sam Altman, CEO di OpenAI, sta collaborando con Jony Ive, ex capo designer di Apple, su un progetto hardware AI. Allo stesso modo, Midjourney ha formato un piccolo team dedicato allo sviluppo di hardware AI.
Tuttavia, la creazione di dispositivi hardware AI presenta sfide significative. Alcuni prodotti lanciati quest’anno non hanno soddisfatto le aspettative iniziali. Ad esempio, il dispositivo “R1” di Rabbit non ha raggiunto i risultati previsti, e il “Ai Pin” di Humane ha ricevuto recensioni negative e registrato vendite deludenti. Per garantire il successo, è fondamentale che i dispositivi hardware AI soddisfino le aspettative degli utenti sia in termini di funzionalità che di usabilità.