Perplexity offre alle aziende la possibilità di utilizzare dashboard per cercare informazioni interne e combinarle con dati disponibili su Internet. Tuttavia, questa funzionalità sarà limitata ai file considerati rilevanti dagli utenti.

La nuova funzione di Ricerca della Conoscenza Interna di Perplexity consente agli utenti di Perplexity Pro ed Enterprise Pro di cercare informazioni sia sul web che nei loro database interni. Gli utenti possono accedere a entrambe le fonti di conoscenza attraverso una piattaforma unificata.

È importante notare che la ricerca si limiterà solo ai file caricati dagli utenti, come confermato da Frank te Pas, responsabile dei prodotti Enterprise presso Perplexity, in un’intervista a VentureBeat. “Vogliamo che gli utenti portino solo i dati più importanti e preziosi, evitando di setacciare file di scarso valore”, ha dichiarato.

Ogni utente ha un limite di caricamento di 500 file (per gli utenti Enterprise Pro), ma questo limite potrebbe essere aumentato in futuro. I file possono essere caricati direttamente da cartelle e supportano vari formati documentali, come Excel, Word e PDF.

Perplexity ritiene che la Ricerca della Conoscenza Interna possa migliorare diverse funzioni aziendali. Il CEO, Aravind Srinivas, ha sottolineato che ora è possibile effettuare ricerche sia su fonti interne che esterne in un’unica piattaforma, sbloccando così notevoli guadagni di produttività per le aziende.

Recentemente, Perplexity ha dato accesso anticipato a clienti come Nvidia, Databricks e Dell per testare questa nuova funzionalità. Durante il periodo di prova, i clienti hanno utilizzato la ricerca interna per attività come la due diligence, l’unione di materiali di vendita e l’accesso a informazioni sui benefit aziendali.

Inoltre, Perplexity etichetta le fonti delle informazioni, indicando se provengono da siti web o da file caricati, permettendo così agli utenti di approfondire ulteriormente gli argomenti.

Ad aprile, Perplexity ha lanciato Enterprise Pro, un abbonamento che offre certificazione SOC2, single sign-on e gestione degli utenti, tra gli altri vantaggi.

In aggiunta, Perplexity ha presentato “Spaces”, uno strumento per consentire ai team di condividere e organizzare la ricerca. Gli utenti possono personalizzare l’assistente AI di Perplexity e controllare chi ha accesso alle informazioni. Per gli utenti di Enterprise Pro, tutte le ricerche su Spaces sono esenti dalla formazione dell’AI, a meno che non venga espressamente autorizzata.

Perplexity prevede di integrare dati di terze parti come Crunchbase e FactSet, consentendo agli utenti di ampliare ulteriormente la loro base di conoscenza. Questo permetterà di effettuare ricerche in fonti pubbliche, file interni e set di dati proprietari.

La Ricerca della Conoscenza Interna e Spaces rappresentano un’evoluzione della generazione aumentata del recupero (RAG), dove gli utenti possono utilizzare i propri dati interni per effettuare ricerche.

In un contesto competitivo, Perplexity si confronta con aziende come Glean ed Elastic, che offrono piattaforme RAG da tempo. Nel frattempo, Perplexity continua a guadagnare quote di traffico dai motori di ricerca tradizionali come Google e ha avviato un programma di condivisione dei ricavi con alcuni partner, principalmente aziende di media, i cui link compaiono nelle ricerche.

Di Fantasy