Negli ultimi anni, OpenAI ha assunto un ruolo di primo piano nel campo dell’intelligenza artificiale, sviluppando modelli avanzati come GPT-3 e GPT-4. Tuttavia, la sua strategia di mantenere un approccio chiuso e proprietario ha suscitato dibattiti all’interno della comunità tecnologica. Recentemente, Sam Altman, CEO di OpenAI, ha riconosciuto che questa posizione potrebbe essere stata un errore, suggerendo una possibile svolta nella filosofia dell’azienda.
Durante una sessione “Ask Me Anything” su Reddit, Altman ha dichiarato: “Personalmente, penso che siamo stati dalla parte sbagliata della storia qui e dobbiamo elaborare una strategia open source diversa”. Questa affermazione arriva in un momento in cui aziende come la cinese DeepSeek stanno guadagnando terreno con modelli open source altamente efficienti, mettendo in discussione l’approccio tradizionale di OpenAI.
DeepSeek ha recentemente scosso il mercato globale con il suo modello open source R1, che sostiene di offrire prestazioni comparabili ai sistemi di OpenAI a una frazione del costo. Questo sviluppo ha avuto ripercussioni significative, causando, ad esempio, un calo del valore delle azioni di Nvidia. Altman ha riconosciuto l’impatto di DeepSeek, affermando: “Produrremo modelli migliori, ma manterremo meno vantaggio rispetto agli anni precedenti”.
L’ammissione di Altman rappresenta un cambiamento notevole rispetto all’approccio sempre più proprietario adottato da OpenAI negli ultimi anni. Questa strategia aveva attirato critiche da parte di ricercatori e alleati, tra cui Elon Musk, che ha accusato l’azienda di tradire la sua missione originale orientata all’open source.
La discussione sull’open source nell’IA è complessa. Da un lato, la condivisione aperta del codice può accelerare l’innovazione e promuovere la collaborazione. Dall’altro, ci sono preoccupazioni riguardo alla sicurezza e all’uso improprio delle tecnologie avanzate. Altman ha sottolineato che, sebbene stiano considerando di rilasciare i pesi dei modelli, non tutti all’interno di OpenAI condividono questa visione, e non è attualmente la massima priorità dell’azienda.