Il CEO di Nvidia, Jensen Huang, ha recentemente espresso critiche molto dure nei confronti di Dario Amodei, fondatore e CEO di Anthropic, in relazione a dichiarazioni sull’impatto dell’intelligenza artificiale (IA) sul mercato del lavoro e sulle modalità di sviluppo della tecnologia. Questo scontro è emerso pubblicamente durante un discorso tenuto da Huang al VivaTech di Parigi, dove ha dichiarato di essere quasi totalmente in disaccordo con l’affermazione di Amodei secondo cui metà dei posti di lavoro poco qualificati potrebbe scomparire a causa dell’avanzamento dell’IA.
Huang ha inoltre accusato Anthropic di avere un atteggiamento troppo dogmatico riguardo all’IA. Secondo lui, Amodei e il suo team sembrano avere una paura eccessiva della tecnologia, tanto da pensare che solo Anthropic debba occuparsi del suo sviluppo. In aggiunta, Huang critica l’idea che l’IA sia così costosa da non poter essere sviluppata da altri, e che la sua potenza possa portare a una perdita massiccia di posti di lavoro, motivo per cui Anthropic vorrebbe essere l’unico soggetto autorizzato a svilupparla. Per Huang, questa visione è troppo chiusa e limitata, e rappresenta un ostacolo al progresso.
L’amministratore delegato di Nvidia ha sottolineato l’importanza di sviluppare l’IA in modo aperto, trasparente e responsabile, sostenendo che lavorare “in una stanza buia” non garantisce sicurezza né innovazione. Questo è un punto particolarmente significativo, considerando che Huang raramente critica così apertamente altre aziende con cui ha rapporti commerciali, rendendo questa presa di posizione ancor più insolita e significativa.
Il contrasto tra le due aziende non si limita però alle opinioni sul futuro del lavoro. Ad aprile, Amodei aveva pubblicato un articolo a favore di restrizioni governative sulle esportazioni di chip Nvidia, sostenendo che la Cina stesse contrabbandando le potenti GPU nascondendole in pannolini per neonati e confezioni di aragoste, per mantenere la supremazia americana nell’IA. Nvidia aveva risposto prontamente, definendo l’affermazione esagerata e sottolineando che le GPU non sono così piccole da poter essere occultate in questo modo.
Nonostante l’incidente del contrabbando sia stato effettivamente riportato, i dettagli precisi su quali prodotti fossero coinvolti non sono chiari, e questa disputa ha ulteriormente rafforzato la rivalità tra le due aziende. Amodei sostiene inoltre la necessità di una maggiore cautela da parte del governo nel concedere l’esportazione dei chip Nvidia, una posizione che ha creato ulteriore tensione con Nvidia stessa.
Anthropic, da parte sua, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale per chiarire la posizione del suo CEO, precisando che Amodei non ha mai affermato che solo la sua azienda dovrebbe sviluppare un’intelligenza artificiale sicura e robusta. Piuttosto, ha sostenuto la necessità di stabilire standard nazionali di trasparenza per tutti gli sviluppatori di IA, in modo che la società civile e i decisori politici possano essere informati e preparati riguardo alle capacità e ai rischi di tali tecnologie.
Inoltre, Anthropic ha ribadito la preoccupazione di Amodei per l’impatto economico dell’intelligenza artificiale, in particolare sulla perdita di posti di lavoro per i ruoli meno qualificati, posizione che il CEO di Anthropic intende mantenere e difendere con fermezza.
Questo scambio acceso evidenzia come, nonostante l’obiettivo comune di sviluppare intelligenze artificiali avanzate e sicure, le visioni e le strategie di Nvidia e Anthropic su come raggiungere questo traguardo siano ancora molto divergenti, preannunciando possibili ulteriori tensioni nel futuro prossimo.