Il CEO di Google, Sundar Pichai, ha dichiarato che sarebbe pronto a intraprendere azioni legali contro Open AI se utilizzasse contenuti di YouTube per addestrare l’intelligenza artificiale (AI).
La CNBC ha riportato che Pichai ha espresso questa intenzione, affermando di essere pronto a risolvere la questione della violazione del copyright se Open AI dovesse confermare tali attività.
In una riunione precedente alla conferenza annuale degli sviluppatori (I/O), Pichai è stato interrogato su una possibile azione legale contro OpenAI nel caso in cui violasse i termini di servizio di Google.
Sebbene non abbia fornito dettagli specifici, ha dichiarato che è una questione su cui OpenAI deve dare risposte, poiché Google ha chiari termini di servizio. Ha aggiunto che di solito in situazioni del genere, Google comunica con le aziende coinvolte per garantire la comprensione dei termini di servizio, e che lavoreranno per affrontare la questione.
Pichai ha inoltre menzionato che Google ha procedure per verificare la conformità di OpenAI alle normative, suggerendo che un’azione legale potrebbe essere intrapresa in base a queste procedure.
Questa situazione deriva dalle dichiarazioni del CTO di OpenAI, Mira Murati, che ha affermato in un’intervista a marzo che non era chiaro se i video di YouTube fossero utilizzati per addestrare l’IA per la creazione di video “Sora”. Successivamente, Murati ha cambiato versione, dichiarando che OpenAI utilizzava dati disponibili al pubblico e concessi in licenza, ma è emerso che OpenAI aveva convertito più di 1 milione di ore di video di YouTube in testo.
Inoltre, il CEO di YouTube, Neil Mohan, ha dichiarato in un’intervista ad aprile che l’utilizzo di video di YouTube per addestrare modelli di intelligenza artificiale senza autorizzazione violerebbe i Termini di servizio di YouTube.
Durante l’incontro di questo giorno, sono state poste domande anche su “GPT-4o”, il modello rilasciato da Open AI il giorno precedente. In risposta, Pichai ha affermato che Google non ha ancora fornito una demo agli utenti e che non ritiene che sia ancora pronto per il rilascio.