Suno, una startup di intelligenza artificiale specializzata nella creazione musicale, ha recentemente fatto causa alle principali etichette discografiche globali, accusandole di ostacolare la libera creazione di musica per proteggere i propri interessi commerciali. Le etichette, tra cui Universal Music Group, Sony Music Entertainment e Warner Records, hanno citato in giudizio Suno per presunta violazione del copyright.
Secondo Bloomberg e TechCrunch, Suno ha presentato una denuncia presso il tribunale federale del Massachusetts, sostenendo che le azioni legali delle etichette discografiche mirano a bloccare la concorrenza nel settore musicale. Suno afferma che le etichette vedono i suoi strumenti come una minaccia al loro dominio e cercano di limitarne l’uso per proteggere i propri guadagni.
Il 24 giugno, le etichette discografiche e la Recording Industry Association of America (RIAA) avevano accusato Suno di violazione del copyright, sostenendo che le tecnologie AI della startup stavano compromettendo la possibilità degli artisti di guadagnarsi da vivere e riducendo l’accesso del pubblico alla musica degli artisti preferiti.
Suno ha ammesso di aver utilizzato “decine di milioni di registrazioni” per addestrare il proprio modello di intelligenza artificiale, ammettendo che alcune di queste registrazioni potrebbero appartenere alle etichette querelanti. Tuttavia, la startup difende la propria posizione invocando il “fair use”, sostenendo che i suoi strumenti generano nuovi contenuti che non violano i diritti degli artisti.
Inoltre, Suno ha espresso sorpresa per il fatto che la causa sia stata intentata durante le trattative di negoziazione, affermando che tali negoziati erano finalizzati a promuovere opportunità di partecipazione più ampie nell’industria musicale.