La piattaforma video Vimeo ha recentemente presentato una serie di strumenti basati sull’intelligenza artificiale generativa, rivolti ai creatori di contenuti. Queste nuove funzionalità sono state sviluppate per semplificare il processo di creazione di video, fornendo assistenza nella scrittura, registrazione e modifica dei contenuti. L’ambito dei media sintetici sta vivendo un’accelerazione nello sviluppo, e Vimeo è al passo con le ultime innovazioni.
Le funzionalità di intelligenza artificiale generativa di Vimeo sono suddivise in tre componenti: uno sceneggiatore, un teleprompter e un editor focalizzato sul testo. Lo strumento di scripting funziona in modo simile a ChatGPT o ad altri chatbot basati sull’intelligenza artificiale generativa. Gli utenti descrivono il tipo di video che desiderano creare, specificando la durata e lo stile. L’intelligenza artificiale compone quindi uno script in base a tali indicazioni, che viene poi sottoposto all’approvazione dell’utente. È possibile apportare modifiche, riformulare parti dello script o richiedere un nuovo schema, se necessario. Una volta approvato lo script, l’intelligenza artificiale di Vimeo visualizza il testo sullo schermo in modo che l’attore possa mantenere il contatto visivo con la telecamera, con uno scorrimento automatico a una velocità preferita.
Anche i professionisti del broadcasting possono inciampare o avere bisogno di riempire spazi vuoti durante la registrazione. Per risolvere questo problema, Vimeo sta lanciando il suo editor video basato sull’intelligenza artificiale generativa, che consente di eliminare la necessità di fare più riprese. Questo strumento di modifica basato sul testo è in grado di individuare e rimuovere automaticamente pause, balbettii o altri momenti indesiderati, oltre a unire in modo fluido i fotogrammi. Vimeo afferma che gli utenti possono creare e caricare un video completo e professionale in una frazione del tempo richiesto normalmente, grazie a questi strumenti di intelligenza artificiale generativa. Queste funzionalità saranno implementate a partire da luglio come parte del servizio di abbonamento, con la possibilità di usufruire di una prova gratuita.
Ashraf Alkarmi, chief product officer di Vimeo, ha dichiarato: “L’intelligenza artificiale nei video apre nuove frontiere in termini di accessibilità. Ora, qualsiasi individuo o azienda può creare contenuti accattivanti e professionali senza avere alcuna esperienza precedente nella produzione video, e in pochi minuti”. Alkarmi ha inoltre aggiunto: “Questo è solo l’inizio della nostra nuova strategia integrata sull’IA video, ma crediamo che questo lancio segnerà un punto di svolta nel modo in cui le aziende comunicano e si connettono con i team e i clienti distribuiti”.
L’intelligenza artificiale generativa offre molte possibilità ai produttori di video. Le opzioni spaziano da un assistente invisibile, come quello offerto da Vimeo, fino a personaggi, set, voci e performance completamente sintetici, come quelli sviluppati da D-ID con il suo Creative Reality Studio o da Synthesia, che ha appena raccolto 90 milioni di dollari di finanziamento. Hour One, con il suo Video Wizard, utilizza l’IA generativa per creare artisti virtuali, mentre lo Script Wizard aiuta a capire cosa dovrebbero dire. L’approccio di Vimeo è più simile a quello di Canva, che fornisce assistenza AI generativa per presentazioni creative, o al toolkit video AI generativa di Adobe Firefly e le sue campagne. Inoltre, presenta alcune somiglianze con il Segment Anything Model (SAM) recentemente introdotto da Meta, capace di dividere immagini e video nei loro oggetti costituenti senza bisogno di addestramento. SAM può identificare ed estrarre gli oggetti presenti in un’immagine o un video.
Alkarmi ha affermato: “Stiamo solo raschiando la superficie di ciò che l’IA può realizzare per le organizzazioni e le persone. Prevediamo un futuro in cui la conoscenza dell’IA sarà un prerequisito, non un lusso, per la produzione video. I leader devono adattarsi fin da ora e consentire ai loro team di creare in modo più efficiente, altrimenti rischiano di rimanere indietro”.