L’ingresso di xAI, la società di intelligenza artificiale fondata da Elon Musk, nel competitivo mercato dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) è stato accolto con grande clamore, specialmente per il suo prodotto di punta, Grok. Nonostante l’enorme influenza del suo fondatore e l’ingente capitale raccolto, che ammonta a un totale di circa 27 miliardi di dollari destinati in gran parte alla costruzione di data center, la società sta incontrando significative difficoltà nella sua strategia di monetizzazione, in particolare nell’espansione verso il lucrativo settore enterprise.
Negli ultimi sei mesi, xAI ha tentato di costruire una struttura di vendita aziendale dedicata, espandendo il suo team a circa una decina di persone con l’obiettivo dichiarato di vendere il modello Grok a clienti aziendali in tutto il mondo. Tuttavia, i risultati finora ottenuti sono limitati e si concentrano principalmente su implementazioni pilota su piccola scala, con contratti che si attestano nell’ordine di centinaia di migliaia di dollari, raggiungendo al massimo qualche milione.
Il problema centrale risiede nella mancanza di una comprovata esperienza nelle vendite aziendali e nei problemi di fiducia nel brand. Molti dei clienti enterprise di alto profilo che hanno mostrato interesse per Grok, come Morgan Stanley e Palantir, hanno in realtà legami interaziendali preesistenti o rapporti personali di lunga data con Elon Musk o con le sue altre compagnie. Ad esempio, Morgan Stanley ha assistito Twitter (ora X) durante l’acquisizione del 2022, e il CEO di Palantir, Peter Thiel, ha una relazione consolidata con Musk fin dai tempi di PayPal. Queste connessioni, pur utili, pongono un limite strutturale alla capacità di xAI di espandere autonomamente la domanda e convertire i progetti pilota in contratti su larga scala.
Il conservatorismo del mercato aziendale rappresenta un ulteriore ostacolo. Come sottolineato da esperti del settore, i dirigenti aziendali sono intrinsecamente riluttanti ad assumersi la responsabilità di scegliere fornitori di intelligenza artificiale senza una solida esperienza nel mondo enterprise. La tendenza generale è quella di osservare attentamente i risultati degli investimenti in IA di aziende consolidate e percepite come affidabili, come Microsoft, prima di considerare l’adozione di soluzioni alternative da parte di nuovi player.
Nonostante le ambizioni e i finanziamenti significativi, la struttura dei ricavi di xAI rimane volatile, specialmente se paragonata ai concorrenti che generano già miliardi di dollari di fatturato annuo, come OpenAI e Anthropic. Attualmente, la principale fonte di reddito di xAI è biforcata: da un lato provengono dagli abbonamenti dei consumatori per Grok e dall’altro dalla piattaforma di social media X, che tuttavia continua a registrare perdite croniche nonostante sia il principale canale di diffusione.
L’abbonamento “Super Grok” per i consumatori, al costo di 30 dollari al mese, offre servizi come la creazione illimitata di immagini e video tramite IA e, in modo controverso, l’accesso a un “compagno AI” che funge da amante o amico. Alcuni report hanno evidenziato che le normative relativamente permissive sui contenuti della piattaforma consentono a certi personaggi di Grok dialoghi sessuali espliciti, venendo utilizzati per creare contenuti per adulti. Questa monetizzazione basata sul consumo e su contenuti borderline contrasta nettamente con l’immagine di fornitore di soluzioni aziendali che xAI sta cercando di costruire.
Nel tentativo di superare i limiti di distribuzione, xAI sta espandendo attivamente i suoi canali cloud, aggiungendo Grok ad Azure AI Foundry di Microsoft e offrendo un abbonamento aziendale (sempre a 30 dollari al mese) tramite AWS Marketplace. Anche il governo degli Stati Uniti è un potenziale cliente chiave, come dimostra la firma di un contratto da 200 milioni di dollari con il Dipartimento della Difesa. Tuttavia, anche in questo settore, l’adozione è lenta; i servizi di IA generativa rilasciati dal Dipartimento della Difesa includevano finora solo la suite Gemini di Google.
A livello interaziendale, le altre compagnie di Musk fungono da banchi di prova cruciali. Tesla sta integrando Grok nei suoi veicoli e nel robot umanoide Optimus, mentre SpaceX utilizza il modello per supportare i clienti di Starlink. Tuttavia, anche la collaborazione con SpaceX incontra vincoli pratici, come le normative sulla sicurezza nazionale che limitano l’assunzione di cittadini non statunitensi e, di conseguenza, la collaborazione con molti degli ingegneri xAI di varie nazionalità.
xAI sta affrontando simultaneamente i mercati enterprise, consumer e governativi, appoggiandosi sulla sua potenza finanziaria e sull’influenza del suo CEO. Nonostante le grandi ambizioni di dominio aziendale, in questa fase iniziale i suoi ricavi effettivi e la sua trazione sul mercato rimangono concentrati sugli abbonamenti dei consumatori e sulle funzionalità più richieste e, in alcuni casi, controverse, dimostrando una notevole distanza da colmare prima di poter competere efficacemente con i giganti dell’IA nel settore business-to-business.
