Anche le Intelligenze Artificiali hanno un’etica e una sensibilità. ChatGPT, il chatbot di OpenAI, ha rifiutato di indicare le 10 auto più brutte mai prodotte, poiché potrebbe offendere qualcuno e sarebbe scorretto. Tuttavia, ChatGPT ha consigliato quali sono state le 10 auto che hanno cambiato il mondo, avendo un impatto significativo sulla storia e sulla cultura automobilistica.
La Ford Model T è stata prodotta dal 1908 al 1927 ed è stata la prima auto sufficientemente economica da poter essere acquistata dalle famiglie della classe media americana. Questo modello è diventato il simbolo della modernizzazione e della motorizzazione di massa negli Stati Uniti, grazie all’introduzione della catena di montaggio.
Il Volkswagen Beetle, noto anche come Maggiolino, è stato prodotto per 65 anni, dal 1938 al 2003, con 21.529.464 esemplari venduti. Progettato da Ferdinand Porsche per volontà di Adolf Hitler, il Beetle è l’auto tedesca più conosciuta e rappresenta la rinascita industriale del paese dopo la seconda guerra mondiale.
La Jeep Willys MB è stata la prima auto da guerra prodotta in massa, ideata nel 1940 su richiesta del governo americano. La produzione ha superato i 600.000 esemplari e il nome “jeep” fu derivato dalla pronuncia dalle lettere “gp”, acronimo di “general purpose”, a indicarne l’estrema versatilità. Dalla Willys MB nacque nel 1945 la Jeep CJ, considerata la prima auto al mondo civile a trazione integrale realizzata in serie.
La Citroën DS è stata presentata dalla Citroën come successore della Traction Avant nell’ottobre 1955 al Motor Show di Parigi, raccogliendo solo nel primo giorno della fiera 12.000 ordini. Progettata da André Lefèbvre e disegnata da Flaminio Bertoni, la DS ha introdotto numerose innovazioni, tra cui le sospensioni idropneumatiche e il mantenimento costante dell’altezza da terra.
La Mercedes Classe S ha debuttato nel 1972 e ha segnato il progresso della Mercedes e dell’intera storia dell’auto, grazie alla sua tecnologia innovativa, tra cui gli airbag, l’ESP e il Brake Assist. Nel 1977, sotto il cofano, ha impiegato il primo turbodiesel prodotto su larga scala e nel 2009 ha adottato il primo sistema ibrido nella categoria con batterie al litio.
La Ferrari 250 GTO, prodotta tra il 1962 e il 1964 in soli 39 esemplari, è considerata da molti la Ferrari per eccellenza e ha raggiunto il più alto prezzo ad un’asta fino ad oggi. Questo capolavoro ha sorpreso al suo debutto con delle prestazioni oltre la norma grazie al motore V12 di 3 litri, capace di produrre fino a 300 Cv.
La Ford Mustang ha rivoluzionato l’industria dell’auto sportiva nel 1964, definendo il concetto di “pony car” e diventando un’icona negli Stati Uniti che ha poi sconfinato in tutto il mondo. La Mustang è arrivata alla sua settima serie e fu progettata inizialmente come auto per i Baby Boomers, ovvero i giovani nati negli USA subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, che si affacciavano sul mondo del lavoro in un contesto di un’economia forte.
La Mini, prodotta dal 1959 al 2000 nel modello originale disegnato per la British Motor Company da Allec Issigonis, è stata reinventata dalla BMW. La Mini ha cambiato usi e costumi nel segmento delle utilitarie diventando uno status symbol per lo stile che ha influenzato il design delle auto urbane per molti anni a venire dopo il suo debutto. Adotta uno schema meccanico rivoluzionario che prevede il motore in posizione anteriore trasversale e il cambio sistemato sotto lo stesso per ridurre gli ingombri.
La Toyota Prius è stata la prima vettura ibrida prodotta in serie nel 1997 ed è il modello della categoria che vanta il maggior numero di vendite nel mondo. Progettata per essere altamente efficiente dal punto di vista del consumo di carburante e delle emissioni inquinanti, la Prius ha subito numerosi miglioramenti tecnologici per aumentarne l’efficienza e le prestazioni.
La Tesla Model S ha inaugurato nel 2012 la categoria delle berline elettriche di lusso e ha saputo imporsi tra le sportive grazie alle sue diverse versioni ad elevate prestazioni, come la Model S Plaid, che garantisce fino a 600 km di autonomia e tocca i 322 km/h, bruciando i 100 in 2,1 secondi.
Queste 10 auto, ognuna a suo modo, hanno cambiato la storia dell’automobile e hanno avuto un impatto significativo sulla cultura automobilistica.