L’ente di controllo dell’Unione Europea, la Commissione europea, ha dato il via a un controllo preliminare sul settore cloud di Microsoft. Come riferito da Bloomberg, un questionario contenente interrogativi precisi sulle tattiche commerciali di Microsoft è stato distribuito a una serie di clienti e rivali. Tale procedimento costituisce un passo standard che può culminare nell’avvio di un’indagine ufficiale.
L’interrogativo centrale che la Commissione europea vuole risolvere è se Microsoft stia utilizzando le informazioni dei suoi clienti Azure per trarre un vantaggio competitivo ingiusto sui suoi avversari. Tale questionario deve essere consegnato all’organo di controllo antitrust entro la giornata odierna. Inoltre, le imprese interpellate possono presentare una versione non riservata delle evidenze entro il termine del mese.
Sono state registrate varie lamentele riguardo Microsoft, includendo quelle relative al suo prodotto Azure, e stiamo attualmente valutando tali reclami in base ai nostri protocolli standard.
Nonostante non siano noti i nomi delle aziende denuncianti, è molto probabile che le lamentele provengano dal fornitore francese OVHcloud, dai tedeschi di Nextcloud e dall’italiana Aruba, oltre che dalla Danish Cloud Association e dalla CISPE (Cloud Infrastructure Services Providers in Europe), che conta tra i suoi membri anche Amazon Web Services.
Alcuni provider di cloud concorrenti hanno segnalato l’esistenza di onerose restrizioni contrattuali imposte da Microsoft. I clienti venivano pressati a sottoscrivere un pacchetto combinato che include Azure e Microsoft 365. Per evitare un’indagine antitrust, l’impresa di Redmond ha proclamato due iniziative.
Anche Google ha criticato le tattiche scorrette di Microsoft e la presunta insicurezza dei suoi software. La decisione finale della Commissione europea, che potrebbe portare all’apertura di un’indagine formale o al ritiro del caso, sarà annunciata nelle prossime settimane.