Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha istituito una nuova task force focalizzata sull’analisi e l’integrazione delle potenzialità dell’intelligenza artificiale generativa all’interno delle forze armate. Questo nuovo gruppo, noto come Task Force Lima, si pone l’obiettivo di esaminare come il Pentagono possa incorporare questa tecnologia in modo responsabile, minimizzando al contempo i rischi associati.
Kathleen Hicks, Vice Segretario alla Difesa, ha sottolineato l’indiscutibile impegno del Dipartimento nella promozione dell’innovazione nel campo dell’IA. “Con la costituzione della Task Force Lima, stiamo dimostrando il nostro impegno continuo nel guidare l’innovazione nell’ambito dell’intelligenza artificiale generativa”, ha affermato. “Mentre ci avventuriamo nel potenziale trasformativo di questa tecnologia, ci impegniamo a garantire la sicurezza nazionale, a minimizzare i rischi e a integrare queste tecnologie in modo responsabile. Il futuro della difesa non riguarda solo l’adozione di tecnologie avanzate, ma implica una visione lungimirante, responsabile e una comprensione approfondita delle implicazioni su scala nazionale.”
Il Vice Segretario Hicks ha istituito la Task Force Lima all’interno dell’Ufficio del Capo dell’Ufficio Digitale e di Intelligenza Artificiale, affidando la guida della missione al Capitano della Marina Statunitense M. Xavier Lugo. Il Capitano Lugo sarà responsabile della coordinazione di svariati sforzi relativi all’intelligenza artificiale generativa tra il Dipartimento della Difesa e altre agenzie governative. L’obiettivo del Pentagono è applicare questa tecnologia per sperimentare modi di migliorare le operazioni militari, l’assistenza sanitaria e la formulazione delle politiche. La Task Force Lima non solo esplorerà le possibilità positive di impiego dell’IA generativa, ma valuterà anche i rischi potenziali per la sicurezza nazionale derivanti da questa tecnologia, identificando le vulnerabilità che potrebbero essere sfruttate per danneggiare gli Stati Uniti.
Il Capitano Lugo ha sottolineato: “L’integrazione dell’intelligenza artificiale nella difesa non riguarda solo l’innovazione tecnologica, ma rappresenta un miglioramento diretto della sicurezza nazionale.” Ha proseguito affermando che “il Dipartimento della Difesa riconosce il potenziale dell’IA generativa per apportare miglioramenti significativi nell’intelligence, nella pianificazione operativa e nei processi amministrativi e aziendali. Tuttavia, l’implementazione responsabile rimane fondamentale per gestire efficacemente i rischi associati.”
L’intelligenza artificiale generativa e i modelli di linguaggio di ampia portata rappresentano solo alcuni degli aspetti dell’IA che il Dipartimento della Difesa sta studiando, compresi gli aerei autonomi, gli assistenti vocali e i veicoli corazzati a guida autonoma. Con una richiesta di bilancio di 1,8 miliardi di dollari per l’IA nel suo bilancio fiscale del 2024, il Pentagono è ben posizionato per esplorare una vasta gamma di possibili casi d’uso. Già il Dipartimento delle Relazioni Pubbliche ha testato un’applicazione pratica, chiedendo a ChatGPT di redigere un comunicato stampa. Inoltre, l’esercito israeliano sta già utilizzando l’intelligenza artificiale generativa per raccogliere e analizzare informazioni, individuando potenziali minacce e segnali di rilevanza nell’intelligence in arrivo.