La Cina ha annunciato piani ambiziosi per sviluppare tecnologie di interfaccia cervello-computer (BCI), similmente a Neuralink di Elon Musk.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, il Ministero cinese dell’Industria e dell’Information Technology sta istituendo un comitato di standard per guidare lo sviluppo delle BCI nel paese. L’iniziativa coinvolgerà esperti tecnici provenienti da imprese, istituti di ricerca e università, con l’obiettivo di stabilire normative per la codifica e la decodifica delle informazioni cerebrali, la comunicazione e la visualizzazione dei dati.
Questo segnale indica che la Cina, tradizionalmente concentrata sulla ricerca accademica, intende accelerare lo sviluppo di tecnologie simili a quelle di Neuralink, la startup americana fondata da Elon Musk che ha fatto progressi significativi nello sviluppo di dispositivi BCI impiantabili nel cervello e attualmente sta conducendo studi clinici.
Il presidente cinese Xi Jinping ha precedentemente sottolineato l’importanza di rafforzare l’innovazione interna in settori tecnologici strategici attualmente dominati da altre nazioni.
BCI è un campo emergente che sfrutta i segnali cerebrali per controllare dispositivi esterni. Neuralink è leader nel settore, ma la Cina sta emergendo rapidamente con importanti risultati. A maggio, l’Istituto cinese per le Neuroscienze ha dimostrato con successo come un chip impiantato nel cervello di una scimmia potesse controllare un braccio robotico per raccogliere fragole tramite pensieri.
L’Università di Tsinghua ha anche sviluppato con successo il dispositivo di riabilitazione BCI “NEO”, mentre il gruppo di ricerca “Zhonghua Brain-Computer Integration Technology Development” ha realizzato progressi significativi con 65.000 semiconduttori interattivi BCI.
Nei mesi scorsi, l’Università di Tianjin ha introdotto la piattaforma “MetaBCI”, un auricolare che rileva i segnali cerebrali per collegarli a un computer attraverso elettrodi posti sul cuoio capelluto.
Neuralink, nel frattempo, ha rimandato l’impianto del dispositivo in un secondo paziente a causa delle condizioni di salute del paziente, programmato ora per il mese prossimo.