Eric Schmidt, ex CEO di Google, è finito sotto i riflettori dopo aver criticato l’atmosfera di lavoro di Google durante una conferenza. Le sue osservazioni, che sembravano mettere in discussione l’approccio di Google all’equilibrio tra lavoro e vita privata, hanno suscitato reazioni contrastanti.

Durante una conversazione con studenti dell’Università di Stanford, Schmidt ha affermato che Google dà troppa importanza all’equilibrio tra lavoro e vita privata, al lavoro da remoto e alla flessibilità oraria. Secondo lui, queste pratiche avrebbero fatto sì che Google fosse in ritardo rispetto alle startup. Schmidt ha dichiarato: “Le startup di successo lavorano intensamente e non permettono ai dipendenti di lavorare solo un giorno alla settimana o da casa”.

Le dichiarazioni di Schmidt hanno rapidamente fatto il giro dei social media, suscitando critiche da più parti. Il video dell’intervista, che aveva inizialmente ricevuto oltre 2 milioni di visualizzazioni su X (Twitter), è stato poi reso privato dalla Stanford University su YouTube. Schmidt si è scusato, ammettendo di aver detto qualcosa di inappropriato riguardo a Google e alle sue politiche lavorative.

Durante l’intervista, Schmidt ha anche parlato di altre questioni. Ha discusso la possibilità che una startup di intelligenza artificiale rubi la proprietà intellettuale di un’altra azienda e poi risolva legalmente la questione. Inoltre, ha menzionato di essere vicino al CEO di OpenAI, Sam Altman, e ha fatto notare che il progetto Stargate con Microsoft ha richiesto più di 100 miliardi di dollari. Schmidt ha aggiunto che, sebbene Nvidia sia un grande protagonista nell’IA, non ci sono molte alternative chiare.

Schmidt ha dichiarato di essere rimasto sorpreso dalla diffusione dell’intervista e ha espresso rammarico per le sue affermazioni. Ha detto: “Ho fatto un errore e mi pento di ciò che ho detto riguardo a Google e al suo approccio all’orario di lavoro.”

La polemica solleva interrogativi sul bilanciamento tra flessibilità lavorativa e produttività, e sull’impatto delle politiche aziendali sul successo delle imprese tecnologiche.

Di Fantasy