OpenAI ha recentemente annunciato il lancio del suo modello di intelligenza artificiale più avanzato, denominato o3, evidenziando un’accelerazione significativa nei cicli di aggiornamento dei modelli AI. Questo sviluppo è avvenuto a soli tre mesi dal rilascio del modello o1, indicando un ritmo di innovazione senza precedenti nel settore.
Noam Brown, ricercatore scientifico di OpenAI, ha sottolineato su X (precedentemente Twitter) che “abbiamo annunciato o1 appena tre mesi fa, e oggi presentiamo o3. Ci sono validi motivi per credere che questa traiettoria continuerà”. Jason Wei, un altro ricercatore di OpenAI, ha aggiunto che “o3 offre prestazioni eccezionali, ma ciò che è ancora più notevole è che il passaggio da o1 a o3 ha richiesto solo tre mesi”. Wei ha evidenziato che questo rapido progresso dimostra l’efficacia di nuovi paradigmi di apprendimento automatico, come l’espansione del calcolo inferenziale attraverso il reinforcement learning, rispetto ai tradizionali metodi di pre-addestramento dei modelli, che potevano richiedere da uno a due anni.
OpenAI ha introdotto il modello o1 il 12 settembre, seguito dalle versioni complete e pro il 5 dicembre, per poi lanciare o3 il 20 dicembre. Questo ritmo accelerato di rilascio suggerisce che i nuovi approcci all’addestramento dei modelli stanno riducendo significativamente i tempi di sviluppo, permettendo aggiornamenti più frequenti e miglioramenti rapidi nelle capacità dei modelli AI.
È interessante notare che, mentre OpenAI ha impiegato circa 18 mesi nello sviluppo del modello GPT-5, noto come “Orion”, senza ottenere miglioramenti significativi nelle prestazioni, i modelli basati su tecniche di inferenza hanno mostrato progressi sostanziali in un periodo molto più breve. Ciò suggerisce che l’inferenza potrebbe rappresentare una nuova legge di scaling, capace di sostituire i tradizionali metodi di pre-addestramento nella creazione di modelli AI più efficienti e potenti.
Questo rapido avanzamento potrebbe anche implicare l’arrivo di nuovi modelli nel prossimo futuro, con alcuni analisti che ipotizzano che un eventuale modello o4 potrebbe essere correlato al progetto “Orion”. Inoltre, all’interno di OpenAI, si discute sempre più frequentemente dell’intelligenza artificiale generale (AGI). John Hallman, un ricercatore dell’azienda, ha dichiarato: “Quando Sam [Altman] e i nostri ricercatori affermano che l’AGI sta arrivando, non lo dicono per vendere abbonamenti da 2.000 dollari o per attrarre investitori; sta realmente arrivando”.
Attualmente, o3 non è ancora disponibile al pubblico; OpenAI prevede di avviare test con un gruppo selezionato di utenti il prossimo mese. Pertanto, ci vorrà del tempo prima che le capacità di o3 possano essere valutate e sperimentate su larga scala.