L’intelligenza artificiale (AI) ha recentemente fornito una visione inquietante di come potrebbe evolvere l’aspetto umano nei prossimi decenni, se le attuali abitudini alimentari non subiranno cambiamenti significativi. Un modello AI ha generato un’immagine, denominata “Michael”, che rappresenta l’uomo del futuro afflitto dalle conseguenze del consumo eccessivo di cibi ultra-processati.
Secondo questa previsione, gli esseri umani potrebbero sviluppare una serie di caratteristiche fisiche preoccupanti:
- Occhi ingialliti: indicativi di problemi epatici o carenze nutrizionali.
- Rughe profonde: segno di invecchiamento precoce e deterioramento della pelle.
- Gobba: risultato di posture scorrette e debolezza muscolare.
- Acne diffusa: conseguenza di una dieta ricca di zuccheri e grassi saturi.
- Addome prominente: indicativo di obesità e accumulo di grasso viscerale.
- Doppi o tripli menti: associati all’aumento di peso e alla perdita di tonicità muscolare.
- Gambe gonfie: possibile segnale di problemi circolatori o ritenzione idrica.
Questa rappresentazione è stata sviluppata nell’ambito di uno studio condotto dall’azienda Gousto, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sugli effetti a lungo termine delle cattive abitudini alimentari. Entro il 2060, si prevede che il consumo eccessivo di cibi ultra-processati e la carenza di ingredienti freschi nella dieta possano portare a un aumento significativo di problemi di salute, tra cui diabete di tipo 2 e steatosi epatica (fegato grasso).
I dati attuali sono già allarmanti. Nel Regno Unito, ad esempio, il 64% degli adulti è in sovrappeso o obeso, secondo una ricerca dell’Office for Health Improvement and Disparities condotta tra il 2022 e il 2023. Inoltre, i britannici sono tra i maggiori consumatori di cibi ultra-processati, secondi solo agli Stati Uniti. Nonostante ciò, solo il 60% della popolazione è consapevole degli impatti a lungo termine di tali alimenti sulla salute, e circa il 75% desidera adottare abitudini alimentari più sane, ma ritiene di non avere il tempo o le risorse economiche per farlo.
Il dottor Hilary Jones sottolinea che i cibi spazzatura non sono intrinsecamente dannosi, ma diventano problematici quando dominano la dieta quotidiana. Un consumo eccessivo può aumentare il rischio di malattie croniche, come patologie cardiovascolari e disturbi metabolici. Pertanto, una dieta equilibrata, ricca di ingredienti freschi e naturali, è essenziale per mantenere una buona salute generale.
L’intelligenza artificiale, attraverso modelli predittivi come “Michael”, offre una prospettiva tangibile di ciò che potrebbe accadere se non si adottano cambiamenti nelle abitudini alimentari. Questa rappresentazione serve da monito, evidenziando l’importanza di scelte alimentari consapevoli per prevenire deterioramenti estetici e, soprattutto, gravi problemi di salute.