Le dispute legali riguardanti i diritti di proprietà intellettuale sono all’ordine del giorno. Recentemente, Perplexity AI, una nota azienda nel settore dell’intelligenza artificiale, è stata citata in giudizio da Perplexity Solved Solutions per presunta violazione del marchio registrato.
Perplexity Solved Solutions, fondata nel 2017 a Plano, Texas, ha presentato domanda di registrazione del marchio “Perplexity” presso l’Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti (USPTO) nell’ottobre 2021, ottenendo la registrazione nel novembre 2022. L’azienda offre software aziendali, tra cui una dashboard di analisi delle risorse umane e uno strumento di videoconferenza denominato “Perplexity Meet”.
D’altra parte, Perplexity AI ha registrato il dominio “perplexity.ai” nel luglio 2022 e, secondo la denuncia, avrebbe iniziato a utilizzare il marchio “Perplexity” dall’agosto dello stesso anno per promuovere il proprio motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale. La querelante sostiene che l’uso del nome “Perplexity” da parte di Perplexity AI abbia causato confusione tra i consumatori, data la somiglianza dei nomi e la sovrapposizione dei servizi offerti.
Nella denuncia, Perplexity Solved Solutions evidenzia che sia il proprio “Perplexity Meet” che il “Perplexity Spaces” di Perplexity AI sono software progettati per facilitare la collaborazione all’interno di aziende e organizzazioni, aumentando così il potenziale di confusione tra i clienti. Inoltre, si sottolinea che Perplexity AI ha ignorato una proposta di acquisto del marchio avanzata nel settembre 2023 e ha continuato a utilizzare il marchio nonostante una diffida legale.
Perplexity Solved Solutions chiede al tribunale di vietare a Perplexity AI l’uso del marchio “Perplexity” e di “Perplexity AI”, oltre al trasferimento dei domini pertinenti. L’azienda cerca anche un risarcimento per i danni subiti a causa della presunta violazione del marchio.