Durante la GPU Technology Conference (GTC), NVIDIA ha presentato due innovativi supercomputer personali: il DGX Spark e il DGX Station. Questi dispositivi, alimentati dalla piattaforma Grace Blackwell, sono progettati per portare la potenza dell’intelligenza artificiale (IA) direttamente sulle scrivanie di sviluppatori, ricercatori e studenti.
In precedenza noto come “Project Digits”, il DGX Spark è stato ribattezzato e si presenta come il supercomputer AI più piccolo al mondo. Con dimensioni leggermente superiori a quelle di un Mac Mini (15 x 15 x 5 cm), offre prestazioni sorprendenti. Equipaggiato con il GB10 Grace Blackwell Superchip, vanta una GPU con Tensor Cores di quinta generazione e supporto FP4, raggiungendo fino a 1.000 trilioni di operazioni al secondo (TOPS) per l’elaborazione AI. Dispone di 128 GB di memoria unificata e fino a 4 TB di storage NVMe SSD. Il DGX Spark è disponibile per il preordine al prezzo di 3.000 dollari, con consegne previste per l’estate.
Il DGX Station rappresenta la soluzione più potente tra i due dispositivi. Dotato del nuovo GB300 Blackwell Ultra Superchip, offre 20 petaflops di prestazioni AI e 784 GB di memoria unificata. Questo lo rende ideale per sviluppatori, ricercatori e studenti che necessitano di prototipare, perfezionare e inferire modelli di grandi dimensioni direttamente dalla propria postazione di lavoro. La disponibilità del DGX Station è prevista entro la fine dell’anno.
NVIDIA ha annunciato collaborazioni con produttori come ASUS, Dell, HP, Boxx, Lambda e Supermicro per la produzione di versioni personalizzate di questi sistemi. Questi partner offriranno le proprie varianti del DGX Spark e del DGX Station, ampliando l’accessibilità e le opzioni per gli utenti finali.