Il Centro di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) dell’Ospedale Versilia ha recentemente potenziato le proprie capacità diagnostiche e terapeutiche grazie all’introduzione dell’EmbryoScope, un incubatore di ultima generazione che integra la tecnologia time-lapse con l’intelligenza artificiale (IA). Questa innovazione rappresenta un significativo passo avanti nella selezione embrionale, migliorando le probabilità di successo per le coppie che si affidano alle tecniche di fecondazione assistita.
L’EmbryoScope è un incubatore avanzato che consente il monitoraggio continuo degli embrioni attraverso la tecnologia time-lapse. Questo sistema cattura immagini a intervalli regolari, permettendo ai biologi di osservare in dettaglio lo sviluppo embrionale senza dover rimuovere gli embrioni dall’incubatore. L’integrazione dell’intelligenza artificiale analizza questi dati, supportando i professionisti nella valutazione accurata del potenziale di impianto di ciascun embrione.
L’adozione dell’EmbryoScope offre numerosi benefici:
- Selezione embrionale ottimizzata: La combinazione di monitoraggio continuo e IA permette di identificare gli embrioni con il più alto potenziale di sviluppo, aumentando le probabilità di una gravidanza di successo.
- Riduzione dei tentativi necessari: Una selezione più precisa degli embrioni può diminuire il numero di cicli di trattamento necessari per ottenere una gravidanza evolutiva, riducendo lo stress fisico ed emotivo per le coppie.
- Miglior comprensione delle anomalie dello sviluppo: Il monitoraggio continuo consente di rilevare eventi che potrebbero passare inosservati con l’osservazione tradizionale, fornendo spiegazioni per fallimenti di impianto in embrioni apparentemente di buona qualità.
L’acquisizione dell’EmbryoScope è stata possibile grazie a fondi regionali e alla compartecipazione dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest, dimostrando l’impegno delle istituzioni nel migliorare i servizi sanitari offerti. La dottoressa Cristiana Parri, direttrice del Centro PMA dell’Ospedale Versilia, ha sottolineato come questa tecnologia fornisca informazioni estremamente preziose, permettendo ai biologi di distinguere, all’interno di un gruppo di embrioni, quelli con il maggior potenziale di impianto e di gravidanza.