La crescente controversia sulla generazione di immagini tramite intelligenza artificiale, in particolare quella ispirata a opere dello Studio Ghibli, ha sollevato preoccupazioni sul copyright. In questo contesto, il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha recentemente espresso la sua visione positiva sull’impatto che l’arte generata dall’intelligenza artificiale potrebbe avere sulla società.
In un’intervista con il creatore di contenuti Varun Maya, pubblicata il 7 aprile, Altman ha sottolineato come l’intelligenza artificiale stia abbassando le barriere all’ingresso per la creazione artistica, permettendo a un numero maggiore di persone di partecipare al mondo creativo. “L’intelligenza artificiale aiuta più persone a entrare in contesti creativi, dando loro strumenti che un tempo sarebbero stati inaccessibili”, ha spiegato Altman.
La discussione ha inevitabilmente toccato anche le critiche di figure del settore, come il celebre regista dello Studio Ghibli, Hayao Miyazaki, che nel 2016 definì l’animazione generata da intelligenza artificiale “un insulto alla vita stessa”. Altman ha risposto, affermando che oggi è più facile che mai creare e condividere arte con il mondo: “Non è più necessario passare attraverso processi complessi di editing e distribuzione come accadeva solo 30 anni fa, quando erano necessarie attrezzature costose come videocamere e videocassette VHS”.
Secondo Altman, l’accesso semplificato alla creazione artistica porta numerosi benefici alla società. Ora chiunque possieda uno smartphone e un’idea può facilmente produrre qualcosa di significativo e condividerlo globalmente, amplificando le voci e le storie che altrimenti non avrebbero trovato spazio. “Se qualcuno ha una storia interessante, ora può condividerla facilmente, e ne traggono beneficio tutti”, ha dichiarato.
Inoltre, Altman ha ribadito che ridurre le barriere all’ingresso per la creazione artistica non solo stimola la partecipazione, ma porta anche a una società più prospera e creativa. Ha anche parlato del futuro dell’industria creativa, suggerendo che l’intelligenza artificiale potrebbe non ridurre i posti di lavoro, ma anzi aprire nuove opportunità. “Il mondo ha ancora bisogno di molta buona grafica e il design è una competenza che continuerà ad essere richiesta. L’intelligenza artificiale può supportare questo settore, ma non lo sostituirà”, ha concluso.