xAI, la compagnia di intelligenza artificiale fondata da Elon Musk, ha recentemente introdotto una funzione di memoria nel suo chatbot Grok, permettendo al sistema di ricordare le conversazioni passate e offrire risposte più personalizzate. Questa novità mira a migliorare l’interazione tra l’utente e l’intelligenza artificiale, rendendo le conversazioni più fluide e contestualizzate.
La funzione di memoria consente a Grok di memorizzare dettagli delle conversazioni precedenti, come preferenze personali, interessi o richieste specifiche. Ad esempio, se un utente chiede a Grok di pianificare un allenamento, il chatbot può attingere alle informazioni precedenti per suggerire un programma che si adatti alle abitudini e agli obiettivi dell’utente. Questo approccio mira a rendere le interazioni più naturali e utili, simili a quelle che si potrebbero avere con un assistente umano.
Una delle caratteristiche distintive di questa funzione è la trasparenza. Gli utenti possono visualizzare cosa Grok ricorda e, se lo desiderano, eliminare specifici ricordi o disattivare completamente la funzione di memoria. Questa opzione è accessibile tramite le impostazioni del chatbot, offrendo agli utenti un maggiore controllo sulla propria privacy.
Attualmente, la funzione di memoria è in fase beta e disponibile su Grok.com e nelle app per iOS e Android. Tuttavia, non è ancora accessibile agli utenti dell’Unione Europea e del Regno Unito, probabilmente a causa di normative locali sulla privacy e sull’intelligenza artificiale. xAI ha annunciato che la funzione sarà presto integrata anche nella versione di Grok su X (ex Twitter).
Questa mossa posiziona Grok in diretta competizione con altri chatbot avanzati come ChatGPT di OpenAI e Gemini di Google, che offrono funzionalità simili di memoria. Tuttavia, Grok si distingue per il suo approccio più “ribelle” e per la sua capacità di rispondere a domande più audaci, un aspetto che riflette la visione di Elon Musk di creare un’intelligenza artificiale meno vincolata da restrizioni morali.