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Nel silenzioso abbraccio delle isole della provincia di Palawan, nelle Filippine occidentali, sta prendendo forma un esperimento sociale senza precedenti: Sensay Island, il primo “stato” al mondo interamente amministrato da un consiglio di intelligenze artificiali basate sui modelli di grandi personaggi storici. Progetto di punta della startup londinese Sensay, questa iniziativa è destinata a ridefinire i confini tra tecnologia e governance, fondendo etica, dati e saggezza antica in un contesto reale e abitato.

Spanning appena 3,4 chilometri quadrati di spiagge incontaminate, foreste pluviali e lagune coralline, Sensay Island sorgerà in un’area dal clima tropicale mite, con temperature medie attorno ai 26 °C e brezze leggere tutto l’anno. L’acquisizione e la ratifica della “Foundational Charter” – il patto fondativo dello stato – è prevista già per il 2025, sancendo diritti inviolabili come la libertà di pensiero, espressione e riunione pacifica, insieme a un’equa tutela sotto il loro sistema di governo.

Al centro di questo micro-stato si trova il Wisdom Engine, la piattaforma proprietaria che alimenta il consiglio di governo. Esso è composto da 17 entità digitali, ognuna ispirata a un leader storico: al timone c’è l’imperatore romano Marco Aurelio in qualità di Presidente, mentre Winston Churchill svolge il ruolo di Primo Ministro. Tra i ministri figurano Nelson Mandela per la Giustizia, Eleanor Roosevelt agli Affari Esteri, Sun Tzu alla Difesa e Ada Lovelace per Scienza e Tecnologia, fino ad arrivare a icone della cultura come Leonardo da Vinci e pioniere dei diritti umani come Wangari Maathai all’Ambiente.

L’isola non sarà una mera esposizione tecnologica: a partire dalla metà del 2026, ricercatori, osservatori e “E-residents” potranno interagire con il consiglio AI tramite una piattaforma aperta, proponendo politiche e suggerimenti. Ogni proposta verrà discussa pubblicamente dagli avatar storici, prima di una votazione finale. Un meccanismo di “valvola di sicurezza” garantisce tuttavia che i residenti umani possano modificare o annullare le decisioni della AI, preservando uno spirito democratico e partecipativo.

Il piano di sviluppo di Sensay Island si articola su un roadmap quadriennale: dal 2025, fase di costituzione dello stato e di infrastrutture basate su micro-reti a energia rinnovabile; al 2027, apertura ufficiale dei programmi di residenza e istituzione di un Santuario Ambientale che coprirà il 60 % del territorio; fino al 2028, data in cui l’isola ospiterà il suo primo Global AI-Governance Symposium, trasformandosi in un forum mondiale per il dibattito su etica, regolamentazione e futuro dell’intelligenza artificiale.

Non meno innovativo è il modello economico di Sensay: una doppia valuta, composta dai Wisdom-Credits per servizi interni e dai SNSY Tokens per il commercio globale e il sistema di staking, pensata per bilanciare le dinamiche economiche con una visione etica e sostenibile. Un’economia che, unita alla tutela ambientale, promette di fare di Sensay Island un “laboratorio vivente” di governance che valorizza la trasparenza e la partecipazione diretta dei cittadini.

Mentre la comunità internazionale osserva con curiosità e scetticismo, i fondatori di Sensay vedono nel progetto non una semplice utopia, ma un banco di prova per esplorare “cosa potrebbe accadere se la saggezza, più della politica, guidasse le nostre decisioni”. In un’epoca di fiducia in declino verso le istituzioni tradizionali, questo esperimento filippino potrebbe offrire nuove chiavi di lettura sul rapporto tra uomo, macchina e società. Una sfida audace, che mescola il fascino dei classici a un orizzonte tecnologico inedito – con l’obiettivo di trasformare un’isola tropicale in un modello di governance globale.

Di Fantasy