Il panorama normativo europeo sull’intelligenza artificiale (IA) sta attraversando un periodo di incertezze, con diversi leader europei che sollevano preoccupazioni riguardo alla tempistica e all’efficacia delle nuove leggi.
Il Primo Ministro svedese, Ulf Kristersson, ha recentemente espresso la necessità di sospendere temporaneamente l’attuazione delle normative europee sull’IA, definendole “confuse” e prive di standard comuni.
Secondo Kristersson, l’entrata in vigore dell’AI Act senza linee guida chiare potrebbe ostacolare l’innovazione tecnologica in Europa e limitare la disponibilità di applicazioni come ChatGPT nel mercato europeo.
Questa posizione è stata condivisa da altri funzionari di paesi come la Repubblica Ceca e la Polonia, che hanno mostrato apertura a un rinvio dell’attuazione delle leggi sull’IA.
Anche la commissaria europea per la tecnologia, Henna Virkkunen, ha indicato che una sospensione potrebbe essere presa in considerazione se le necessarie linee guida non fossero pronte.
Tuttavia, alcuni legislatori europei si oppongono a tale sospensione, sostenendo che l’attuazione delle normative dovrebbe proseguire come previsto. Il dibattito sull’AI Act evidenzia le sfide nell’equilibrio tra regolamentazione e innovazione nel settore tecnologico europeo