A Wheelie, il robot pulitore di Razinos, è stata aggiunta un’abilità straordinaria: la capacità di riconoscere un incendio nascente fin dai suoi primi sussulti di calore, prima ancora che divampi davvero.
Il 20 agosto 2025, l’azienda sudcoreana specializzata in robotica AI ha annunciato la commercializzazione di una nuova opzione di rilevamento incendi a termocamera mobile per la sua serie Wheelie: un upgrade non invasivo, pensato per integrarsi perfettamente nei robot già in uso negli stabilimenti.
La forza di questo modulo sta in un elegante connubio di sensori infrarossi e termici, pronti ad agire in sinergia. Questo equipaggiamento permette a Wheelie di scansionare fino a 10 metri davanti a sé—e non parliamo di un falò, ma di una candela piccola, di circa 2 cm, capace di far scattare il sistema di allarme.
Il flusso operativo è semplice, ma potente: durante il suo giro di pulizia (patrol), Wheelie percepisce una fonte di calore, l’AI analizza il dato, poi scatta un allarme interno, la segnalazione arriva in tempo reale al centro di controllo e, contemporaneamente, l’evento viene collocato su una mappa tridimensionale che mostra con precisione dove il calore si è manifestato.
La soluzione è realistica. È progettata come opzione, non come sostituto: quindi il sistema può essere installato su robot già operativi in aerei, magazzini, ospedali, aeroporti o stazioni metro—ovunque la vigilanza costante si traduca in un fattore di sicurezza critica.
Inoltre, Razinos ha già in programma di arricchire ulteriormente Wheelie: nei primi mesi del 2026 arriverà una versione dotata di sensori per il monitoraggio della qualità dell’aria, già in fase di sperimentazione presso la stazione metropolitana di Moran. Il robot sarà in grado di percepire non solo la fiamma, ma anche l’aria che respiriamo.
Pensate agli ambienti dove il tempo di risposta è vitale: ospedali affollati, hub logistici pieni di materiali infiammabili, gallerie urbane trafficate. Questi robot diventano guardiani silenziosi, che non sporcano soltanto, ma osservano, avvertono, agiscono.
L’approccio di Razinos rappresenta un’integrazione pragmatica e ben pensata dell’IA in servizi operativi: si tratta di dare nuove funzioni a macchine già operative, senza ridefinire infrastrutture o cambiare logica di utilizzo. Il risultato? Un salto qualità nella sicurezza, ottenuto aggiornando ciò che c’è, con intelligenza e visione.