Immagine AI

Nell’arena in continua evoluzione dell’intelligenza artificiale, in particolare in ambito enterprise, Google ha appena svelato un aggiornamento tecnologico che promette di trasformare radicalmente il modo in cui le aziende trattano e modificano le immagini: si chiama Gemini 2.5 Flash Image, noto inizialmente con il curioso soprannome “nano banana”. Integrato all’interno dell’app Gemini, questo modello è pensato per affiancare team creativi, reparti marketing e chiunque sia alla ricerca di un editing visivo avanzato, intuitivo e fedele all’immagine originale—sia essa una persona cara o il proprio animale domestico.

Finora, l’editing AI ha spesso faticato a mantenere intatti i tratti distintivi di una fotografia mentre apportava modifiche creative—il rischio è sempre stata una resa “quasi perfetta, ma non proprio”. Con Gemini 2.5 Flash Image, Google affronta esattamente questa criticità. Quando chiedi al modello di modificare lo sfondo di un’immagine o di aggiungere un accessorio, l’elemento principale—come il tuo volto o quello del tuo cane—rimane subito riconoscibile, coerente e autentico. Lo affermano chiaramente David Sharon e Nicole Brichtova, rispettivamente leader per Gemini Apps e Gemini image product presso Google DeepMind: “vogliamo che le foto dei tuoi amici, della tua famiglia o dei tuoi animali mantengano una costante somiglianza”.

La nuova versione dell’app Gemini non si limita a un semplice aggiornamento: aggiunge una serie di funzionalità che trasformano l’esperienza creativa. Puoi:

  • Cambiare outfit o scenario, sperimentando con abiti retrò o ambientazioni esotiche, senza perdere la tua identità visiva.
  • Unire foto diverse, combinando un tuo ritratto con quello del tuo animale in una scena unica e armoniosa (immagina voi due su un campo da basket).
  • Modificare l’immagine in più step (“multi-turn editing”), come dipingere una stanza virtuale, aggiungere un mobile o una pianta—sempre conservando l’integrità del resto.
  • Trasferire lo stile da una foto a un’altra, per esempio applicando texture floreali a stivali da pioggia o motivi di un’ala di farfalla a un vestito.

Inoltre, ogni immagine creata o ritoccata nell’app include sia un watermark visibile che uno invisibile (SynthID), per garantire trasparenza e tracciabilità della sua origine AI.

Tutto questo conta per le aziende per:

  • Coerenza visiva professionale: nei contesti commerciali, piccoli errori nell’aspetto di brand ambassador o mascot possono compromettere la percezione del brand. Con Gemini Flash Image, quella coerenza viene preservata, anche nei prototipi rapidi o nelle campagne visual.
  • Velocità e versatilità per team creativi: il marketing ora può sperimentare modifiche visive al volo, senza ricorrere a strumenti complessi come Photoshop, semplificando collaboration e approvazione.
  • Controllo interno e branding sicuro: il watermark SynthID invisibile garantisce trasparenza nell’utilizzo di AI, tutelando questioni di proprietà e autenticità.

L’uscita di Gemini 2.5 Flash Image non è un evento isolato, ma parte di una strategia più ampia da parte di Google. Il modello Gemini 2.5—di cui questa versione è una declinazione—porta migliorie significative: capacità di ragionamento potenziate, comprensione multimodale più sviluppata, latenza ridotta e integrazione fluida con strumenti aziendali come Google Workspace e Vertex AI.

Oracle, ad esempio, ha già incluso Gemini 2.5 nei servizi AI della sua infrastruttura cloud, permettendo alle aziende di costruire agenti intelligenti per compiti in vari ambiti: sviluppo software, automazioni di workflow, ricerca, e sì—anche editing multimodale

Di Fantasy