Perplexity, l’azienda che già si è fatta notare nel panorama dell’IA per i suoi motori di ricerca intelligenti, ha annunciato un passo audace: rendere disponibile gratuitamente a livello globale il suo browser AI chiamato Comet. Questo annuncio non è solo un’operazione di marketing, ma l’espressione di una visione più ambiziosa: trasformare il modo in cui navighiamo in rete, integrando un assistente AI che vive accanto a noi mentre esploriamo il web.
Comet era inizialmente disponibile solo agli utenti del piano “Max”, un servizio in abbonamento da 200 dollari al mese, e aveva suscitato molta curiosità tanto che la lista d’attesa per accedervi contava già milioni di persone. Ora, con questa apertura globale, l’esperienza diventa più democratica: chiunque — senza dover pagare — può installare Comet e accedere alle sue funzioni intelligenti, pur con alcuni limiti rispetto agli utenti “premium”.
Al centro di Comet c’è il “Sidecar Assistant”, un agent che rimane visibile lungo il bordo del browser, pronto a dialogare, riassumere pagine, rispondere a domande, suggerire link o aiutare nella navigazione. È come avere un copilota digitale che “capisce” ciò che stai guardando e può intervenire con insight o suggerimenti.
Ma l’assistente non è l’unica novità: Comet integra già una varietà di strumenti (o “moduli”) come Discover (raccomandazioni di notizie), Shopping (comparazione prezzi), Travel (informazioni turistiche), Finance (gestione di spese e investimenti), Sport (notizie e risultati) e altri ancora.
La strategia di Perplexity è chiara: attrarre un’audience vasta offrendo una versione base gratuita, sperando che molti adottino Comet come browser principale e passino, con il tempo, a funzioni più avanzate offerte nel piano a pagamento. Infatti, chi già era abbonato al piano Max continua ad avere vantaggi: accesso a modelli AI di fascia alta e strumenti supplementari come un “email assistant” che aiuta a gestire la posta, automatizzare risposte, organizzare priorità e integrarsi con calendari.
Una delle caratteristiche più interessanti del “modello gratuito” è che Comet non viene svuotato: molte funzioni chiave sono già abilitate, anche se in versioni limitate, così da rendere l’esperienza significativa anche senza spese. C’è anche l’idea di un piano intermedio, “Comet Plus”, pensato per utenti che vogliano accedere a contenuti editoriali premium e modelli AI più raffinati.
L’annuncio suggerisce che Perplexity intende andare oltre la semplice interfaccia web: Comet è concepito come un ambiente dove AI e navigazione si fondono, dove l’assistente può operare in “background”, eseguire compiti paralleli (come prenotazioni, monitoraggio di cambi di prezzo, raccolta di informazioni) e notificare l’utente quando serve il suo intervento diretto. L’obiettivo è che l’utente non debba più cercare le informazioni, ma l’IA le anticipi e le organizzi.
Dal punto di vista competitivo, il passo è strategico. Molti browser oggi offrono funzioni integrate (come traduttori, filtri, privacy, sincronizzazione), ma integrare un assistente AI che “coglie” il contenuto della pagina e può interagire contestualmente rappresenta un salto qualitativo. Se Comet riuscisse a funzionare in modo fluido e affidabile, potrebbe spingere molti utenti a preferirlo rispetto alle alternative tradizionali.