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Ogni volta che un’applicazione che usi quotidianamente evolve, non è un semplice aggiornamento: è una ridefinizione delle tue abitudini digitali. L’ultima mossa in questo senso riguarda Slack, la piattaforma di comunicazione e collaborazione amata nei team, che si sta trasformando in un assistente AI molto più incisivo. Slackbot non sarà più solo un promemoria o un semplice automa, ma potrà automatizzare compiti prima riservati all’utente, come ideare campagne social, generare piani di lavoro e rispondere a ricerche complesse all’interno del workspace.

Immagina di aprire Slack e vedere accanto alla barra di ricerca un’icona che ti invita a “parlare con l’assistente”. Invece di scrivere un comando tecnico, puoi porre una domanda in linguaggio naturale, come “Crea per me una strategia social per il lancio del prodotto” o “Trova il documento che abbiamo condiviso nella riunione di martedì scorso”. Da ciò che riporta Fastweb, l’IA accederà al contesto del workspace — file, conversazioni, attività — e restituirà risposte pertinenti, generate su misura per te.

Una delle funzionalità più intriganti che Slack punta a introdurre è quella legata alle campagne social. Di solito, ideare un piano social richiede tempo: raccogliere insight, valutare tono del brand, scegliere target, pianificare post. Con l’assistente AI, Slack farà gran parte del lavoro: potrà aggregare i contenuti interni, suggerire tagline, adattare i messaggi al tono del brand e proporre una strategia coerente, direttamente all’interno del Canvas o di uno spazio collaborativo.

Accanto a ciò, la ricerca avanzata conversazionale diventa fondamentale. Finora, trovare un messaggio, un allegato, un file in Slack significava ricordare parole chiave precise o navigare tra canali. Con l’IA, basterà chiedere in linguaggio naturale: “Trovami il file PDF che abbiamo condiviso nel canale marketing la scorsa settimana” o “Quali erano i punti principali della discussione su progetto X?”, e l’assistente risponde contestualmente, portando direttamente il risultato desiderato nel flusso del lavoro.

Questo salto evolutivo — da strumento passivo a consulente proattivo — comporta anche una maggiore integrazione con altri ecosistemi. Slack potrà interfacciarsi con Outlook e Google Calendar per gestire riunioni, appuntamenti e scadenze, tutto senza uscire dall’ambiente Slack. Ciò significa che l’assistente saprà non solo dove trovare informazioni, ma anche come integrarle con il tuo calendario e le tue priorità lavorative.

Slack si prepara a diventare più di un sistema di chat: punta a essere un assistente intelligente integrato, capace non solo di ascoltare i comandi, ma di pensare con te.

Di Fantasy