L’Intelligenza Artificiale Generativa è un campo in costante e rapida evoluzione, e le tensioni tra la ricerca pura a lungo termine e l’urgenza commerciale sono destinate a generare attriti ai vertici delle maggiori tech company. È in questo contesto che si inserisce la notizia, riportata dal Financial Times, del presunto imminente addio di Yann LeCun a Meta. LeCun, Chief Scientist e figura seminale del deep learning, sarebbe in cerca di finanziamenti per lanciare una propria startup focalizzata sullo sviluppo del “modello mondiale”, un concetto di IA di nuova generazione che è stato il cuore della sua ricerca in Meta.
Questa potenziale dipartita, sebbene non ancora ufficializzata nei suoi termini specifici, non giunge come un fulmine a ciel sereno, ma come il culmine di una serie di ristrutturazioni strategiche volute dal CEO Mark Zuckerberg. LeCun, professore alla New York University e vincitore del Premio Turing 2018 (l’equivalente del Nobel per l’informatica), è universalmente riconosciuto come uno dei padri fondatori del deep learning. In Meta, ha guidato fin dal 2013 il Fundamental AI Research Lab (FAIR), un team che per anni ha rappresentato un faro per la ricerca accademica, focalizzato su orizzonti decennali.
Tuttavia, con Meta che si è percepita in ritardo rispetto a competitor come OpenAI e Google, la filosofia aziendale in materia di IA ha subito un drastico cambiamento. Zuckerberg ha spostato l’asse strategico dalla ricerca a lungo termine al rapido lancio di prodotti e allo sviluppo di modelli utilizzabili commercialmente. Di conseguenza, FAIR, un tempo laboratorio indipendente e orientato alla scoperta, è stato riorganizzato per rispondere ad Alexandre Wang, il nuovo Chief AI Officer (CAIO), trentasette anni più giovane di LeCun. Inoltre, la nomina di Shengjia Zhao, ex studentessa di OpenAI, alla stessa posizione di Chief Scientist a luglio, ha ulteriormente diluito l’influenza del pioniere.
Il punto di rottura decisivo, secondo quanto riportato da The Information, risiede nelle politiche introdotte dal Superintelligence Lab (MSL), l’unità guidata da Wang. MSL ha imposto una politica di revisione interna obbligatoria per i risultati della ricerca di FAIR prima della loro pubblicazione. Questa nuova burocrazia, volta a priorizzare lo sviluppo di prodotti e a controllare le attività di ricerca, avrebbe scatenato la reazione negativa di LeCun e del suo team, accelerando la sua decisione di allontanarsi.
Nonostante il cambio di rotta aziendale, la nuova startup di LeCun si concentrerebbe sullo stesso obiettivo che ha guidato la sua ricerca in Meta: il “V-JEPA” (Vision-Joint Embedding Predictive Architecture) o, più genericamente, il modello mondiale. Si tratta di un concetto di IA di prossima generazione che mira a superare l’apprendimento basato sul linguaggio per dotare l’IA di una comprensione del mondo fisico e della capacità di prevedere autonomamente cause ed effetti. LeCun, pur avendo espresso a suo tempo l’intenzione di collaborare con i nuovi leader, si trova ora a seguire la propria visione, incompatibile con la crescente pressione di Meta verso la commercializzazione immediata.
La partenza di LeCun è anche il sintomo di una divergenza filosofica con Mark Zuckerberg riguardo l’Intelligenza Artificiale Generale (AGI) e la Superintelligenza. Mentre LeCun ha sempre sostenuto che il raggiungimento dell’AGI richiederà più di un decennio, Zuckerberg insiste affinché l’azienda raggiunga la superintelligenza rapidamente e prima dei suoi concorrenti. Questa fretta strategica si scontra con la necessità di ricerca fondamentale e a lungo termine che ha sempre caratterizzato il lavoro di LeCun.
Il contesto è reso ancora più teso dalle pressioni degli investitori. Quando Meta, lo scorso ottobre, ha annunciato nel suo rapporto sugli utili l’intenzione di aumentare significativamente la spesa per l’IA, il prezzo delle sue azioni è crollato del 12,6%, cancellando circa 240 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato. Questo dato evidenzia la richiesta del mercato: gli investimenti miliardari nell’IA devono tradursi in profitti tangibili e immediati. L’allontanamento di un pioniere stimato come LeCun, che ha formato il primo team di ricerca di Meta, pur essendo una perdita di prestigio, riflette la priorità assoluta di Meta di ristrutturare le proprie politiche per allineare la ricerca alle esigenze imposte dal mercato.