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In Cina, il Galà del Capodanno lunare non è soltanto un evento televisivo, ma un vero e proprio fenomeno culturale capace di concentrare l’attenzione dell’intero Paese in una singola serata. Con un pubblico stimato intorno al miliardo di spettatori, la trasmissione prodotta da China Central Television rappresenta uno degli spazi mediatici più ambiti al mondo. Negli ultimi anni, tuttavia, il suo significato si è progressivamente trasformato: da vetrina tradizionale per marchi storici e prodotti di consumo, il Gala sta diventando un’arena strategica per la competizione tecnologica, in particolare nel campo dell’intelligenza artificiale e del cloud.

Secondo quanto riportato dal South China Morning Post, le trattative per la sponsorizzazione dell’edizione 2026 del Gala sono entrate in una fase particolarmente intensa, con alcune delle più grandi aziende tecnologiche cinesi impegnate in negoziazioni complesse e costose. Nomi come ByteDance, Tencent e Alibaba stanno discutendo con l’emittente statale pacchetti di partnership che vanno ben oltre la semplice esposizione del marchio. In gioco non c’è solo visibilità, ma la possibilità di utilizzare il programma come piattaforma di lancio e diffusione di nuove tecnologie.

Il caso più emblematico riguarda ByteDance, che attraverso la sua divisione cloud Volcano Engine sarebbe in trattative per diventare partner cloud AI esclusivo del Gala. L’operazione potrebbe includere anche l’introduzione di nuove funzionalità interattive durante la trasmissione, sfruttando l’app di intelligenza artificiale Doubao. Questo tipo di integrazione trasformerebbe il Gala da evento passivo a esperienza digitale interattiva, con un impatto potenzialmente enorme sull’adozione di nuovi servizi basati sull’IA.

Le negoziazioni, però, si stanno rivelando particolarmente delicate. ByteDance avrebbe richiesto un’esclusività molto ampia nel campo dell’intelligenza artificiale e del cloud, che impedirebbe qualsiasi menzione o utilizzo di tecnologie concorrenti durante la trasmissione. Una condizione di questo tipo non è solo una questione commerciale, ma un chiaro segnale della competizione sempre più dura tra i grandi gruppi tecnologici cinesi. Come ha osservato una fonte citata dai media, non si tratta più di mettere un logo sullo schermo, ma di conquistare l’opportunità di diffondere rapidamente le funzionalità di un prodotto a una scala senza precedenti.

Il valore strategico del Gala è legato anche alla sua storia recente. Negli ultimi dieci anni, l’evento ha più volte segnato momenti di svolta nell’adozione di nuove tecnologie digitali. Un esempio spesso citato è quello del 2015, quando WeChat partecipò come piattaforma interattiva esclusiva, lanciando la campagna delle “buste rosse digitali”. Quella iniziativa contribuì in modo decisivo alla diffusione dei pagamenti mobili in Cina e mise seriamente in discussione il predominio di Alipay. Da allora, il Gala è diventato un trampolino di lancio per molte innovazioni, con aziende come Alibaba, Baidu, Kuaishou e Douyin che si sono alternate nel ruolo di sponsor.

Negli ultimi anni, l’attenzione si è spostata sempre più verso la robotica e i dispositivi intelligenti. Un momento particolarmente significativo è stato il Gala di gennaio in cui Unitree Robotics ha investito circa 100 milioni di yuan per una partnership che ha incluso una spettacolare esibizione di sei robot umanoidi impegnati in una danza coordinata. Quelle immagini hanno fatto il giro del mondo e hanno contribuito a consolidare la reputazione di Unitree come uno dei principali attori della robotica cinese. Il successo mediatico è stato tale da spingere altre aziende del settore a valutare investimenti simili, tra cui la startup concorrente Ajibot.

Sull’onda di questi risultati, anche i marchi emergenti dell’elettronica di consumo stanno cercando spazio. Aziende come Rokid, specializzata in occhiali intelligenti, e Dreamy, nota per i suoi robot aspirapolvere, vedono nel Gala un’occasione unica per presentarsi a un pubblico di massa e legare il proprio marchio all’idea di innovazione tecnologica. In un mercato sempre più affollato, la legittimazione che deriva dalla presenza in un evento di tale portata può fare la differenza tra un prodotto di nicchia e un successo nazionale.

L’edizione 2026 del Gala, prevista per il 16 febbraio 2026, si inserisce inoltre in un contesto politico ed economico preciso. La Cina sta spingendo con forza sul concetto di “nuove capacità di produzione di qualità”, un’espressione che racchiude settori strategici come dati, intelligenza artificiale, robotica e biotecnologie. Le offerte aggressive provenienti da aziende legate a questi ambiti riflettono chiaramente questa priorità nazionale e mostrano come il Gala sia diventato uno specchio delle ambizioni industriali del Paese.

Il cambiamento nel profilo degli sponsor è altamente simbolico. Dove un tempo dominavano marchi di orologi, liquori ed elettrodomestici tradizionali, oggi emergono aziende di Internet, cloud, intelligenza artificiale e robotica. Questa transizione non è solo una questione di marketing, ma segnala uno spostamento profondo nelle priorità economiche e culturali della Cina, sempre più orientata verso tecnologie avanzate e modelli di crescita basati sull’innovazione.

In questo senso, il Gala del Capodanno lunare non è più soltanto una celebrazione festiva, ma una piattaforma strategica in cui si intrecciano intrattenimento, tecnologia e politica industriale. La competizione per la sponsorizzazione dell’evento mostra come l’intelligenza artificiale sia diventata non solo un settore economico chiave, ma anche un elemento centrale della narrazione pubblica sul futuro del Paese. Chi riuscirà a conquistare quello spazio non otterrà soltanto visibilità, ma potrà influenzare in modo significativo il ritmo e la direzione dell’adozione tecnologica in Cina.

Di Fantasy