Nell’era dell’intelligenza artificiale sempre più autonoma, emerge un fenomeno interessante: le aziende che sviluppano soluzioni basate su agentic AI stanno ridefinendo il panorama, incarnando un mix tra consulenza strategica e ingegneria di servizio. È un confronto che cattura: immaginate un’agenzia McKinsey, che delinea visioni e strategie, ma dotata al contempo della capacità esecutiva concreta e tecnologica di un’Infosys.
Il termine “agentic AI” descrive sistemi capaci di agire autonomamente — prendere decisioni, eseguire compiti complessi, apprendere e adattarsi senza supervisione umana costante. Lungi dall’essere articoli floating, questi agenti AI si integrano nei processi aziendali, trasformando workflow tradizionali in reti dinamiche, responsive e intelligenti.
La metafora che lo rende chiaro è proprio quella: queste aziende operano con la visione strategica di un McKinsey, identificano dove e come gli agenti AI possono creare valore — ma non si fermano lì. Hanno anche la capacità tecnica e l’infrastruttura operativa tipiche di una Infosys, implementando soluzioni reali su scala industriale. L’articolo lo racconta come se fossero “piccole grandi engineering firms con una mente strategica”, capaci di andare dal concetto al sistema in produzione senza soluzione di continuità.
Sulla scena globale, il fenomeno di agentic AI sta crescendo. Innovatori e partner tecnologici stanno portando alla ribalta casi d’uso tangibili. Per esempio, Wipro ha siglato una partnership con Google Cloud per lanciare ben 200 soluzioni agentic AI in diversi settori — dalla sanità alla manifattura, passando per bancario e retail — combinando know-how settoriale con piattaforme cloud scalabili.
A livello globale, McKinsey stesso individua nell’agentic AI la chiave per superare il cosiddetto “paradosso della Gen AI”: da un lato ampio utilizzo e sperimentazione di AI, dall’altro impatto economico modesto. Gli agenti AI, grazie alla loro capacità di pianificazione autonoma, memoria contestuale e integrazione con i sistemi, promettono di trasformare progetti pilota in vere soluzioni verticali con impatto operativo reale.
Il contesto è quello di un cambiamento profondo nell’industria IT, particolarmente in India. I grandi fornitori di servizi, Infosys inclusa, hanno iniziato a costruire e lanciare agenti AI su vasta scala. Infosys, per esempio, ha creato la sua “Agentic AI Foundry”, una piattaforma pensata per accelerare l’adozione responsabile e su larga scala di queste soluzioni tecnologiche sofisticate.
La traiettoria sembra chiara: sempre più aziende Fortune 500 stanno adottando agentic AI, che consente di delegare compiti complessi — come riconciliazioni finanziarie, supporto IT o operazioni logistiche — a sistemi capaci di agire in autonomia, apprendere dalle interazioni precedenti e adattarsi in tempo reale.