Apple sta attraversando un periodo turbolento nel settore dell’intelligenza artificiale, con segnali di discontento tra i suoi ricercatori di punta. Secondo un rapporto pubblicato da Bloomberg il 30 giugno 2025, Tom Gunter, uno dei principali ricercatori di modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) dell’azienda, ha lasciato Apple dopo otto anni di servizio. I colleghi lo considerano difficile da sostituire, data la sua esperienza unica nel campo.
Inoltre, il team responsabile di MLX, un framework open-source di machine learning progettato per l’hardware proprietario di Apple, ha minacciato di lasciare l’azienda. Dopo aver ricevuto offerte da concorrenti come Meta e OpenAI, Apple ha dovuto fare controfferte per trattenere gli ingegneri. Ronald Mannak, creatore di Pico, un’applicazione basata su MLX, ha commentato che il team sarebbe dovuto essere ampliato cinque volte, ma sembra essere trascurato dalla direzione.
Questi eventi si verificano in un momento critico per Apple, che sta cercando di rinnovare Siri, il suo assistente virtuale, utilizzando modelli di intelligenza artificiale di terze parti. Alcuni membri del team MLX hanno espresso insoddisfazione per questa direzione, sentendo che le loro competenze vengono ignorate. Inoltre, è emerso che Apple paga spesso i suoi ingegneri la metà rispetto a quanto offerto dal mercato.
Un altro problema significativo è il ritardo nel rilascio di una versione aggiornata di Siri, prevista inizialmente per il 2024 ma posticipata al 2026 a causa di bug e problemi tecnici. Recentemente, Apple ha mostrato interesse per l’acquisizione di Perplexity AI, valutata 14 miliardi di dollari, e ha discusso con OpenAI e Anthropic per integrare funzionalità di ricerca basate sull’IA in Safari. Anche Google ha annunciato trattative con Apple per integrare Gemini in Apple Intelligence quest’anno.
Questi sviluppi sollevano interrogativi sulla capacità di Apple di competere nel settore dell’intelligenza artificiale, soprattutto considerando la crescente concorrenza da parte di aziende come Meta, OpenAI e Google. La perdita di talenti chiave e le difficoltà interne potrebbero compromettere la posizione dell’azienda in un mercato sempre più competitivo.