Secondo quanto riportato da The Information, Apple sta adottando una nuova iniziativa chiamata “scatola nera”, progettata per conservare in modo sicuro dati sensibili come password e chiavi di crittografia utilizzati nei servizi di intelligenza artificiale (AI) sui dispositivi iPhone. Questo passo è mirato a risolvere le preoccupazioni legate alla privacy dei dati, una delle principali questioni nell’ambito dell’intelligenza artificiale generativa.
La scatola nera virtuale permette di elaborare i dati delle applicazioni AI in un ambiente sicuro, in modo che nemmeno i dipendenti di Apple possano accedervi. Questo progetto segreto, noto come Apple Chip for Data Centers (ACDC), è stato in fase di sviluppo per tre anni e ha reso possibile questa innovativa modalità di elaborazione dei dati.
A differenza delle comuni tecniche di crittografia dei dati durante lo storage o il trasferimento, le scatole nere virtuali adottano il concetto di “informatica confidenziale”, proteggendo i dati mentre vengono elaborati nella memoria del computer.
La tecnologia hardware alla base di questa elaborazione riservata è chiamata “Secure Enclave”, un componente che fornisce un ulteriore livello di sicurezza nei chipset Apple. Isolato dal processore principale, il Secure Enclave memorizza i dati sensibili degli utenti in modo separato dal dispositivo di archiviazione interno, come avviene per le password e le chiavi di crittografia.
Secure Enclave è stato introdotto per la prima volta nel 2013 per gestire i dati biometrici dell’iPhone 5S, ed è stato progettato per essere inaccessibile anche in caso di compromissione del software o del processore principale dell’iPhone.
Secondo ex dipendenti, Secure Enclave si distingue dai metodi di sicurezza informatica riservati utilizzati da Intel o AMD, essendo basato su hardware anziché su software. Al contrario, le opzioni di sicurezza informatica basate su chip di Intel e AMD hanno riscontrato problemi di sicurezza, portando a difficoltà per Microsoft, Amazon e Google.
Come parte del piano ACDC, Apple prevede di implementare il chip “M2 Ultra” nei server dei data center, basati sui già esistenti Mac Pro e Mac Studio, introducendo gradualmente future versioni basate sul chip “M4”.
L’obiettivo è garantire una maggiore sicurezza nell’elaborazione dei dati AI nei server cloud, sfruttando la funzionalità di Secure Enclave integrata nei chip M2 Ultra e M4. Apple si aspetta che questo approccio fornisca un vantaggio competitivo nel design di sistemi più sicuri rispetto alla concorrenza.