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Il Vision Pro avrebbe dovuto inaugurare una nuova era per Apple, ma i numeri e l’accoglienza hanno raccontato una storia diversa. Con un prezzo altissimo, un design ingombrante e contenuti ancora limitati, il visore non ha saputo conquistare il grande pubblico. Così, da Cupertino arriva un segnale di svolta: il progetto del successore diretto viene accantonato e le energie si spostano sugli occhiali intelligenti, considerati il vero dispositivo strategico per il futuro.

Secondo Bloomberg, Apple sta lavorando a due modelli distinti: un primo senza display, pensato come estensione dell’iPhone e previsto già per una presentazione nel 2026 con lancio nel 2027; e un secondo con display integrato, diretto rivale dei Meta Ray-Ban Display, dotato di fotocamera, altoparlanti, funzioni vocali e persino applicazioni legate alla salute.

La scelta riflette non solo la volontà di reagire a un prodotto come il Vision Pro che ha deluso, ma anche la necessità di posizionarsi su un mercato in rapido movimento. Meta, con i suoi occhiali Ray-Ban, ha saputo conquistare una nicchia crescente di utenti offrendo un oggetto leggero, indossabile, in grado di unire moda e tecnologia senza le barriere di prezzo e di ingombro che hanno frenato Apple.

Gli occhiali intelligenti diventano così il terreno su cui Apple intende ridefinire il rapporto tra utente e AI. Il punto centrale sarà l’interazione vocale: Siri, spesso criticata per lentezza e limiti, verrà rilanciata in una nuova versione attesa per marzo del prossimo anno, cuore di una piattaforma chiamata “Apple Intelligence”. Sarà quella la voce che guiderà non solo gli occhiali, ma anche altoparlanti, display e altri dispositivi.

Questo non significa che il Vision Pro sparisca del tutto. Apple ha in programma un aggiornamento con chip più performante, destinato però a un mercato più professionale che consumer, una strada già tentata da Microsoft con HoloLens e da Google con i Glass Enterprise.

La scommessa sugli occhiali intelligenti mostra un Apple che cerca di coniugare la tradizione di design e usabilità con la sfida dell’intelligenza artificiale. Se riuscirà a trasformare un oggetto quotidiano in una porta naturale verso la realtà aumentata e le funzioni AI, potrà davvero cambiare il modo in cui viviamo la tecnologia. Ma il ritardo rispetto ai concorrenti e la necessità di reinventare Siri rappresentano ostacoli non da poco.

Il futuro di Apple, insomma, si sposta dagli headset ingombranti a un accessorio più discreto, familiare e potenzialmente di massa: gli occhiali. E da questo cambio di rotta dipenderà la sua capacità di guidare ancora una volta l’evoluzione digitale.

Di Fantasy