Genies, la principale società nel campo degli avatar culturali, ha appena annunciato il lancio del suo kit per sviluppatori, che svela una serie di strumenti tecnici per la creazione di solide esperienze AR avatar. Il kit includerà un avanzato Avatar Framework, che permetterà la creazione di avatar con diverse varietà ed estetiche, un AI Generative Gameplay Bot per assistere nello sviluppo di esperienze interoperabili e nella generazione di meccaniche di gioco, e la compatibilità XR per garantire alte prestazioni e qualità nell’incarnazione degli avatar.
“Negli ultimi anni, abbiamo visto i creatori innamorarsi dei nostri avatar e della tecnologia che li anima”, ha affermato Akash Nigam, CEO di Genies. “Oggi siamo entusiasti di aprire questa tecnologia chiave, così come la nostra recente creazione per il futuro aumentato, permettendo agli sviluppatori di creare esperienze uniche e divertenti per gli utenti della cultura. Con questi strumenti, tutte le esperienze saranno unite in un ecosistema condiviso che costituirà la totalità del social network. Crediamo che il futuro di Internet sia collaborativo, unendo milioni di esperienze per formare un unico universo.”
Per garantire l’interoperabilità della rete, Genies sta introducendo anche le “Things” (Cose), che rappresentano il tessuto connettivo del suo social network avatar. Ogni sviluppatore sarà in grado di creare una Cosa per la propria esperienza, ovvero un oggetto che può essere acquisito in una determinata esperienza e utilizzato in molte altre esperienze grazie alle sue informazioni e proprietà uniche memorizzate. Le Cose rappresentano ciò che consente l’interoperabilità tra le esperienze, portando gli sviluppatori a collaborare in modo nuovo.
Lo scorso autunno, Genies ha rilasciato la sua prima esperienza di avatar, un’app autonoma chiamata “Silver Studio” (precedentemente nota come Genies Studio), che fornisce agli utenti una serie di strumenti non tecnici per creare il proprio avatar e la propria moda digitale. I dispositivi indossabili digitali sono anch’essi considerati Cose e avranno un ruolo fondamentale man mano che l’app si evolve per diventare la prima esperienza AR del social network. Una parte dell’app è dedicata alla ricerca di dispositivi indossabili digitali per il tuo avatar, poiché la personalizzazione è uno dei concetti chiave per le esperienze AR basate sulla posizione in un mondo di realtà aumentata.
“Ogni utente avrà il proprio spazio, pieno di oggetti personali, che permetteranno di esprimere il proprio io interiore, che è il punto di forza principale di un avatar. Questo permette di esprimere pensieri e sentimenti in un modo che la fotocamera non consente”, ha continuato Nigam.
Tutte le esperienze sono dei “mini giochi” AR in cui gli utenti guadagnano Cose che rappresentano qualcosa di unico su di loro. Ad esempio, un’esperienza chiamata “Rescue Dog” potrebbe permetterti di ottenere un Golden Retriever, un Pitbull, un Chihuahua, ecc., a seconda di come giochi. Ognuna di queste Cose potrebbe contenere informazioni memorizzate al loro interno, come la fonte da cui hai adottato il cane o qualche dettaglio interessante sulla tua personalità. Il cane non solo esisterà nello spazio dell’utente come un modo per esprimersi, ma potrà anche essere utilizzato in un mini gioco separato, in cui gli utenti potranno nutrire gli animali e il tuo cane potrebbe essere utilizzato per sbloccare trattamenti speciali e avanzare a nuovi livelli.
Akash aggiunge: “Ogni era di Internet è guidata dal suo dispositivo di comunicazione. Non vediamo gli avatar come semplici immagini del profilo o personaggi dei videogiochi. Consideriamo gli avatar come il prossimo metodo di comunicazione per il futuro di Internet, risolvendo la presenza e fornendo una visione significativa delle menti e delle personalità interiori delle persone”.