Recentemente, è emersa un’importante problematica nel mondo accademico: un aumento significativo dei casi di plagio nei documenti sull’intelligenza artificiale (AI). Secondo i risultati di una ricerca, almeno due su dieci articoli contengono contenuti generati dall’intelligenza artificiale.
TechRadar ha riportato che il numero di articoli accademici scritti con l’ausilio della tecnologia dell’intelligenza artificiale (AI) sta crescendo rapidamente.
Turnitin, una piattaforma online specializzata nel rilevamento del plagio, ha condotto uno studio recente che ha rivelato che “milioni di studenti stanno utilizzando l’intelligenza artificiale generativa per scrivere articoli”.
Secondo i dati di Turnitin, più di 22 milioni dei 200 milioni di documenti inviati alla piattaforma dall’aprile 2023 contenevano almeno il 20% di contenuti generati dall’intelligenza artificiale. Questo significa che circa l’11% degli studenti ha commesso plagio.
In particolare, in circa 6 milioni di articoli, corrispondenti al 3% del totale, i contenuti legati all’intelligenza artificiale rappresentavano oltre l’80%.
Le istituzioni accademiche hanno evidenziato che se un articolo contiene più del 30% di contenuti generati dall’intelligenza artificiale, potrebbero esserci gravi violazioni dell’integrità accademica.
Annie Cecchitelli, Chief Product Officer di Turnitin, ha sottolineato l’importanza per le istituzioni di mantenere la propria integrità, mentre si riconosce l’importanza del lavoro indipendente degli accademici. “Con l’aumento dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale nel mondo accademico, è necessario adottare un approccio equilibrato al plagio”, ha affermato.