Immagina di avere un assistente virtuale capace di navigare e controllare qualsiasi software al tuo posto: gli comunichi ciò che desideri ottenere e lui esegue tutte le operazioni necessarie. Questa è la promessa degli agenti di intelligenza artificiale (AI) potenziati da modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), che stanno rivoluzionando il modo in cui interagiamo con le interfacce grafiche utente (GUI).

Recentemente, ricercatori di Microsoft, in collaborazione con il mondo accademico, hanno pubblicato un’analisi approfondita su come questi agenti AI stiano acquisendo la capacità di controllare le GUI, aprendo nuove prospettive nell’interazione uomo-macchina. Questi agenti possono interpretare comandi in linguaggio naturale e tradurli in azioni concrete all’interno di applicazioni software, semplificando operazioni complesse e rendendo la tecnologia più accessibile.

Il panorama tecnologico sta rapidamente adottando queste innovazioni. Microsoft, ad esempio, ha integrato LLM nel suo Power Automate, facilitando la creazione di flussi di lavoro automatizzati. Il suo assistente AI, Copilot, è in grado di controllare software attraverso comandi testuali. Anche altre aziende, come Anthropic con la funzionalità Computer Use per Claude, stanno sviluppando AI capaci di interagire con interfacce web per eseguire compiti complessi.

Le implicazioni di queste tecnologie sono enormi. Secondo analisti di BCC Research, il mercato dell’automazione delle GUI potrebbe raggiungere i 68,9 miliardi di dollari entro il 2028, crescendo da 8,3 miliardi nel 2022 con un tasso di crescita annuale composto del 43,9%. Questa crescita è alimentata dalla necessità delle aziende di automatizzare compiti ripetitivi e rendere il software più accessibile anche a utenti non tecnici.

Di Fantasy