Con l’avvento delle nuove tecnologie, Autostrade per l’Italia (ASPI) ha introdotto una rivoluzione nel controllo della velocità: il Tutor 3.0, un sistema avanzato che sfrutta l’intelligenza artificiale per monitorare e garantire il rispetto delle norme del Codice della Strada.
Il Tutor, introdotto per la prima volta nel 2004, ha rappresentato una svolta nel controllo della velocità media dei veicoli su tratti autostradali. Questo sistema ha contribuito significativamente alla riduzione degli incidenti mortali, fungendo da deterrente per comportamenti pericolosi alla guida. Tuttavia, con l’avanzare della tecnologia e l’aumento del traffico, si è resa necessaria una sua evoluzione.
Il Tutor 3.0 rappresenta questa evoluzione. Grazie all’integrazione con l’intelligenza artificiale, il nuovo sistema è in grado di rilevare non solo la velocità media dei veicoli, ma anche altre infrazioni, come il mancato rispetto della distanza di sicurezza, l’uso improprio delle corsie e comportamenti anomali alla guida. Questa capacità di monitoraggio a 360 gradi consente un controllo più accurato e puntuale del traffico, aumentando la sicurezza per tutti gli utenti della strada.
Il Tutor 3.0 si avvale di una rete di sensori e telecamere ad alta definizione posizionati lungo le tratte autostradali. Questi dispositivi raccolgono in tempo reale dati sul flusso veicolare, analizzando velocità, traiettorie e comportamenti dei conducenti. L’intelligenza artificiale elabora queste informazioni, identificando in maniera autonoma le infrazioni e segnalando tempestivamente le violazioni alle autorità competenti.
Una delle innovazioni più rilevanti del Tutor 3.0 è la capacità di adattarsi alle condizioni del traffico e alle peculiarità di ogni tratto stradale. Ad esempio, in caso di traffico intenso o condizioni meteorologiche avverse, il sistema può modulare i limiti di velocità e fornire indicazioni agli automobilisti attraverso pannelli a messaggio variabile, contribuendo a una gestione più efficiente e sicura della circolazione.
L’introduzione del Tutor 3.0 comporta anche una revisione del sistema sanzionatorio. Le infrazioni rilevate dal sistema sono trasmesse in tempo reale alle autorità competenti, che provvedono all’emissione delle sanzioni previste dal Codice della Strada. Questo processo automatizzato riduce i tempi di notifica e aumenta l’efficacia delle azioni di controllo.
Il 14 dicembre 2024 è entrato in vigore il nuovo Codice della Strada, introdotto dalla legge n. 177/2024, con l’obiettivo di incrementare la sicurezza stradale attraverso l’inasprimento delle sanzioni per le infrazioni più gravi. Le modifiche apportate riguardano diversi aspetti, tra cui i limiti di velocità, l’uso di dispositivi elettronici alla guida e le sanzioni per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Il nuovo Codice prevede pene più severe per chi supera i limiti di velocità. In particolare, le violazioni più gravi, come il superamento del limite di velocità di oltre 40 km/h, comportano sanzioni da 543 a 2.170 euro e la sospensione della patente da 1 a 3 mesi. Se l’infrazione avviene all’interno di un centro abitato e viene commessa almeno due volte nell’arco di un anno, la sanzione può arrivare fino a 880 euro, con sospensione della patente da 15 a 30 giorni.
Il nuovo Codice vieta espressamente l’uso di dispositivi elettronici durante la guida, inclusi smartphone e altri apparecchi. Le sanzioni per chi viola questo divieto includono multe e la decurtazione di punti dalla patente. Inoltre, l’introduzione di sistemi di rilevamento automatico delle infrazioni consente una maggiore efficacia nel monitoraggio e nella sanzione di tali comportamenti.
Il nuovo Codice adotta una politica di tolleranza zero nei confronti della guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Le sanzioni per tali infrazioni sono state inasprite, prevedendo multe elevate, sospensione della patente e pene detentive in caso di recidiva o incidenti gravi. Ad esempio, la guida con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l può comportare pene detentive da 6 mesi a 1 anno.
Oltre alle sanzioni pecuniarie e alla decurtazione di punti, il nuovo Codice prevede sanzioni accessorie più severe per le infrazioni gravi. Ad esempio, la guida contromano in autostrada può comportare la sospensione della patente da 6 a 24 mesi. Inoltre, la partecipazione a gare di velocità clandestine può portare alla revoca della patente e ad altre sanzioni penali.