La startup statunitense Biological Black Box (BBB) ha presentato Bionode, una piattaforma innovativa che integra neuroni coltivati in laboratorio con processori tradizionali, offrendo un’alternativa efficiente e adattiva alle unità di elaborazione grafica (GPU) convenzionali.
Fondata a Baltimora, BBB ha sviluppato una tecnologia che utilizza neuroni umani derivati da cellule staminali e neuroni di ratto per creare sistemi di calcolo biologici. Questi neuroni, coltivati in laboratorio, sono integrati in una piattaforma dotata di 4.096 elettrodi, formando una rete neurale vivente capace di interagire con sistemi di calcolo tradizionali.
L’integrazione di neuroni viventi nel calcolo offre diversi vantaggi rispetto alle GPU tradizionali:
- Efficienza energetica: i neuroni biologici consumano meno energia rispetto ai chip al silicio, riducendo i costi operativi e l’impatto ambientale.
- Adattabilità: grazie alla capacità intrinseca dei neuroni di riorganizzarsi, i sistemi basati su Bionode possono adattarsi e apprendere in modo più efficiente, migliorando le prestazioni nel tempo.
- Velocità di addestramento: l’uso di neuroni viventi può accelerare l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale, rendendo più rapida l’implementazione di nuove applicazioni.
Attualmente, la tecnologia Bionode è utilizzata in applicazioni di visione artificiale e modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM). BBB è in trattative con partner per concedere in licenza la sua tecnologia per applicazioni di visione artificiale e sta accettando richieste da potenziali clienti attraverso il suo sito web.