Databricks, azienda leader nel settore dei dati e dell’intelligenza artificiale, ha recentemente concluso un imponente round di finanziamento, assicurandosi 15,3 miliardi di dollari e portando la sua valutazione complessiva a 62 miliardi di dollari.

Questo finanziamento comprende 10 miliardi di dollari in equity della Serie J, guidati da Thrive Capital, e 5,25 miliardi di dollari in finanziamenti di debito. Tra gli investitori di rilievo figurano JPMorgan Chase, Barclays, Citi, Goldman Sachs e Morgan Stanley. La partecipazione di questi giganti finanziari sottolinea la fiducia riposta nel potenziale di crescita e nell’innovazione tecnologica di Databricks.

Fondata 12 anni fa a San Francisco, Databricks ha raccolto complessivamente 19 miliardi di dollari in finanziamenti. La sua piattaforma consente alle aziende di combinare e analizzare vasti set di dati, supportando progetti che spaziano dalla previsione delle vendite al dettaglio alla rilevazione di malattie, fino alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Standardizzando dati strutturati e non strutturati, la piattaforma facilita l’implementazione di modelli di machine learning, offrendo soluzioni avanzate per le sfide moderne.

Il CEO di Databricks, Ali Ghodsi, ha sottolineato come l’infrastruttura AI dell’azienda abbia aiutato le organizzazioni a ottimizzare le operazioni e gestire i rischi. Ha inoltre evidenziato che il nuovo finanziamento sarà destinato allo sviluppo di prodotti di intelligenza artificiale, all’espansione internazionale, ad acquisizioni strategiche e a fornire liquidità per dipendenti ed ex dipendenti. Queste mosse strategiche mirano a consolidare la posizione di Databricks come leader nel settore dell’intelligenza artificiale e dei dati.

Tra i partecipanti al round di finanziamento della Serie J si distinguono il Qatar Investment Authority (QIA), Temasek, Macquarie Capital e Meta, che hanno aderito come investitori strategici. La partecipazione di Meta riflette una tendenza più ampia delle grandi aziende tecnologiche a investire in iniziative legate all’intelligenza artificiale, seguendo esempi come gli investimenti di Meta e Amazon in Scale AI.

Si prevede che Databricks possa quotarsi in borsa entro l’anno, un evento che potrebbe influenzare significativamente il panorama del cloud data, mettendo potenzialmente in discussione la posizione di aziende come Snowflake. Tuttavia, il CEO Ali Ghodsi ha minimizzato qualsiasi rivalità con Snowflake, affermando che Databricks ha superato ampiamente il suo concorrente. In una recente intervista, ha dichiarato: “Avevamo un programma chiamato Snow Melt per mirare a Snowflake, ma ormai è alle nostre spalle”.

Inoltre, Anil Bhasin, vicepresidente di Databricks per l’India e la regione SAARC, ha annunciato la sua uscita dall’azienda dopo oltre due anni e mezzo di servizio. Bhasin ha espresso gratitudine per l’opportunità di aver contribuito alla costruzione del brand Databricks in India, segnando la fine di un capitolo significativo per l’azienda nella regione.

Di Fantasy